Un anno agrodolce. La Viola riavvolge il nastro del 2022, guardando a 12 mesi contraddistinti da importanti successi e periodi di grande amarezza. 365 giorni spaccati quasi perfettamente in due. Riavvolgiamo il nastro neroarancio.

La rincorsa playoff

A gennaio dell'anno scorso, la Viola di Fall, Balic e Duranti è a metà classifica nel girone D di Serie B. La squadra ha come primo obiettivo salvarsi il prima possibile, ragion per cui la graduatoria, comunque, soddisfa l'ambiente. Il passare delle settimane, tuttavia, muta gli scenari: Reggio cresce, inanellando una serie di risultati importanti, anche e sopratutto in trasferta.

Sogno e son desto

Bolignano e i suoi ragazzi, quasi segretamente, iniziano a coltivare il sogno di riportare la squadra dello Stretto ai playoff che mancano da tre anni. A tre giornate dalla fine della regular season, tuttavia, alla Viola servirebbe un miracolo.

La Viola, però, nel rush finale diventa una macchina quasi perfetta, completando la cavalcata sul parquet della CJ Taranto. In Puglia l'ex Duranti è determinante e trascina Reggio ai playoff: esultanza stracolma di gioia per squadra e tifoseria, giunta in massa nella città ionica. I nero-arancio ritrovano il gusto della post-season. L'avversario, però, è di livello: a Bolignano tocca il confronto contro la Real Sebastiani Rieti. La serie si chiude senza storia: gli amaranto-celesti vincono 3-0, eliminando subito la Viola. Il bilancio della stagione, tuttavia, è senza dubbio positivo.

Incubi

Alla gioia per il traguardo raggiunto si susseguono, presto, dubbi e difficoltà organizzativa. Innanzitutto la Fip propone e approva una riforma per A2 e B che rimodulerà secondo e terzo livello del basket italiano, riducendo drasticamente le squadre partecipanti. Poi è la Lega Nazionale Pallacanestro a dare una mazzata alla Viola: i neroarancio vengono inseriti nel girone B del campionato, in compagnia delle formazioni siciliane ma anche e sopratutto lombarde, venete e friulane.

Logisticamente è una sciagura: la società si trova col dubbio di proseguire o meno l'attività, senza un General manager, un coach e con tutti i componenti della squadra che era arrivata ai playoff già accasati altrove. Sembra l'inizio della fine. A render ulteriormente amara l'estate violina è la drammatica notizia della scomparsa di Gustavo Tolotti: il recordman di presenze con la canotta neroarancio si spegne il 17 luglio 2022, lasciando attonito l'ambiente cestistico reggino.

Nel momento più complicato, però, il club trova la forza e si rianima: Giuse Barrile accetta il rinnovo da General manager, Domenico Bolignano viene confermato come coach. Iniziano ad arrivare anche i giocatori: su tutti firma Andrea Renzi, il colpo più importante dell'estate violina. Il ritiro, in ogni caso, inizia tardissimo: Reggio parte una ventina di giorni dopo le competitors, già consapevole di un gap fisico che costerà punti nell'avvio di stagione, rinunciando anche al match di Supercoppa contro la Virtus Kleb Ragusa.

Mondovisione

Nel frattempo, invece, una leggenda ottiene un riconoscimento deluxe: è Manu Ginobili, che entra nella Hall of Fame della NBA. Sul palco, l'indimenticato argentino ricorda il suo passato, nominando la Viola in mondovisione, a testimonianza dell'enormità dell'eredità storica di un club come quello nero-arancio.

Il campionato, tuttavia, non regala gioie a Reggio. Le sconfitte arrivano tremende, una dietro l'altra. La squadra è incompleta e fatica anche dal punto di vista fisico. Mestre stravince all'esordio, poi Renzi e compagni collezionano diverse figuracce sui parquet di Orzinuovi, San Vendemiano e Brianza Casa Basket. Ci si domanda, legittimamente, se abbia senso proseguire, viste le condizioni. Giuse Barrile corre ai ripari, riportando a Reggio Amar Balic.

Riscatto

Il passare delle settimane e il ritorno del play classe 1996, tuttavia, ridanno piglio alla Viola che, piano piano, inizia a macinare gioco. Il 20 novembre, dopo tante amarezze, regala la prima vittoria: Lumezzane cade al PalaCalafiore, Renzi e compagni cancellano finalmente lo zero alla voce vittorie in campionato. Le partite successive certificano la crescita: anche le seconde linee entrano nel vivo della squadra, la Viola vince anche contro Bergamo e Crema. Il crescendo finale, nella coda del 2022, regala ai tifosi fiducia e speranza: l'anno nuovo sarà complicato, ma la salvezza non è più utopia come una quarantina di giorni fa. Per andare avanti, però, servirà altro: la società ha bisogno di risorse economiche per tornare a rappresentare il mito che è stata e continua a incarnare.

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