Il carattere non gli è mai mancato. D’altronde a 16 anni giocava in Serie D e nel corso della sua carriera da calciatore lì nel mezzo si è sempre fatto rispettare. Il calcio, per Luca Mammolenti, era e rimane una passione. Per tanti anni è stato uno dei giocatori più richiesti fra i Dilettanti. Qualche campionato l’ha vinto anche (Rosarno e Hinterreggio in Eccellenza, Guardavalle e Siderno in Promozione). Centrocampista dinamico, con grande visione di gioco e con la capacità di vedere anche la porta avversaria (11 reti fra Palmese e Guardavalle, per esempio, nella stagione 2009/10 per il record personale di marcature stagionali in carriera), ha giocato in D anche con Sangiustese e Bolzano e poi varie avventure fra i Dilettanti in Calabria. Appese le scarpette al chiodo, ha conservato la passione per il calcio, tanto che l’anno scorso era uno dei soci del Gioiosa Jonica.

Qualche settimana addietro la sua carriera calcistica lo ha portato ad accettare il ruolo di direttore sportivo del Gioiosa Jonica. Un incarico assunto con grande entusiasmo e tanta voglia di far bene. Con il tecnico Figliomeni al fianco avrebbe dovuto essere lui a effettuare le operazioni di mercato del club biancorosso, un sodalizio fra i più seri in Calabria. Una serietà confermata dallo stesso Luca Mammolenti, nel giorno, però, in cui a sorpresa comunica di aver rassegnato le dimissioni dal proprio incarico. Il motivo? Eccolo: «Non ci sono le condizioni idonee affinché possa svolgere questo ruolo, che avevo accettato con orgoglio e soddisfazione, convinto di poter mettere la mia lunga esperienza nel calcio dilettantistico al servizio della società del Gioiosa, di cui sono stato anche socio, con estremo piacere». Però «fin da subito mi sono accorto che c’era un differente modo di ragionare fra me e gli altri dirigenti e quindi ritengo opportuno farmi da parte. E lo faccio per il bene della città in cui vivo e della società di calcio, composta da persone perbene, questo sia chiaro, ma con un modo di costruire la squadra che è ben distante dal mio modo di ragionare».

Ed ancora: «Sicuramente la società del Gioiosa ha tanti meriti nel tenere in piedi la squadra in mezzo a tante difficoltà, però se ogni anno si va incontro a tutta una serie di problemi nell’allestire l’organico, allora un motivo ci sarà. E quindi, se vengo investito di un determinato ruolo, nei miei riguardi deve esserci fiducia e quindi devo essere messo in condizione di lavorare secondo quelle che sono le mie idee legate al ruolo da ricoprire. Altrimenti non ha senso andare avanti». Anche perché, aggiunge Luca Mammolenti «siamo al 20 di luglio e praticamente non abbiamo concluso nulla». Di conseguenza nel momento in cui «da parte della dirigenza non sono arrivate quelle risposte che mi aspettavo, da parte mia è doveroso e opportuno fare un passo indietro. Mi dimetto e le dimissioni sono irrevocabili: non ci sono i margini per proseguire. Il calcio, secondo me, funziona in un certo modo e non tutti lo hanno ben compreso». Ed infine: «Ad ogni modo saluto e ringrazio tutti e auguro al Gioiosa Jonica ogni fortuna».