Sempre più ragazzi si dedicano all'arte marziale nella città portuale. Il maestro Fabio Di Marco: «È una fortuna poterli accompagnare nel loro percorso formativo e indirizzarli verso una vita solcata da principi quali giustizia, e lealtà»
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In Calabria sempre più giovani si cimentano nella pratica delle arti marziali. Sul territorio di Gioia Tauro uno dei maestri che promuove i valori di queste discipline, importanti per la crescita sportiva e soprattutto umana, è Fabio Di Marco (unico tecnico della provincia di Reggio Calabria a rivestire la qualifica di cintura nera 4 grado), in stretta sinergia con il Maestro Sebastiano Pino, coadiuvati dagli istruttori Giordano Marco e Bonamonte Aldo.
Lo sport da combattimento insegnato è il kickboxing, e gli atleti seguiti stanno ottenendo risultati eccellenti, come nell’occasione del campionato interregionale di domenica 17 marzo, competizione che ha visto la partecipazione di tutte le regioni del Sud Italia; i 35 atleti che il team gioiese ha schierato hanno conquistato svariati podi. Altri allievi del Maestro, vincendo le fasi intermedie regionali disputate a dicembre 2023 e febbraio 2024, accederanno ai prossimi campionati nazionali che si svolgeranno a metà aprile a Lignano Sabbiadoro (Ve).
«È una fortuna per me poter accompagnare questi giovani nel loro percorso formativo e indirizzarli verso una vita solcata da principi quali giustizia, lealtà, disciplina – afferma Di Marco -. Essere un punto di riferimento giusto sta alla base e funge da ispirazione verso tutti i miei allievi, compreso mio figlio Alan, oggi quattordicenne che pratica kickboxing da diversi anni e i figli del Maestro Sebastiano Pino, i fratellini Massimo Valerio e Flaminia di 9 e 7 anni. Loro, così come tutti gli altri allievi della scuola, vedono in noi degli esempi di rettitudine, in un territorio purtroppo non troppo roseo».
Tra le virtù che infondono le arti marziali ci sono disciplina, autostima e impegno. «È motivo d’orgoglio quando i genitori si complimentano con noi, perché vedono i propri figli più sereni, tranquilli e motivati anche a scuola – dichiara il Maestro -. Sapersi difendere sviluppa una sicurezza interiore che poi si manifesta nella vita di tutti i giorni. Cerco di insegnare che nessuno ti regala nulla e che tutto deve essere guadagnato con serio lavoro. Cerco di far riflettere i giovani su un binomio che li accompagnerà per sempre, ovvero che dovranno rapportarsi con la vittoria e la sconfitta. Questo per provare a responsabilizzarli e fargli comprendere che il vero campione prima di imparare a vincere deve imparare a perdere, ed a riguardo cito loro la famosa frase del campione di basket Michael Jordan: “Ho sbagliato migliaia di punti vittoria, ho perso centinaia di partite e campionati, ho fallito decine e decine di volte, ma proprio per questo ho vinto moltissimo nella mia carriera».