Cosenza e Reggina sono due piazze storicamente molto calde. Tifo spumeggiante, stadi (quando pieni) contraddistinti da sentimento latino, ambienti che tanto pretendono quanto sanno dare in termini di affetto e calore. Quest’anno, rossoblù e amaranto, vanteranno anche un’ulteriore caratteristica tutta sudamericana, squisitamente calcistica: el puntero, come lo chiamano in Argentina.

Scelte

Taibi e Gemmi hanno puntato rispettivamente su Federico Santander, volto nuovo in riva allo Stretto, e Joaquín Larrivey, confermato al Marulla. “El Ropero”, l’armadio, da una parte; “El Bati”, in memoria di Gabriel Batistuta, dall’altra. Uno paraguaiano, uno argentino. Entrambi con una carriera incredibilmente variegata alle (larghe) spalle. Molto latina quella di Santander: Guaranì, Racing Avellaneda e Tigre prima dell’esperienze europee con Copenaghen e Bologna. Larrivey ha invece vestito le maglie di Huracàn, Cagliari, Velez e Atlante per poi affermarsi in Spagna con Rayo Vallecano e Celta Vigo. Dopo sono arrivati nell’ordine gli Emirati Arabi, il Giappone, Paraguay, Cile e, dulcis in fundo, la Calabria.

Larrivey certezza, Santander in cerca di rilancio

Il bomber dei lupi ha già l’amore della piazza. Ha salvato il Cosenza a suon di gol: otto, playout compresi, nelle 17 presenze della seconda parte della stagione 2021-22. La fotografia della stagione cosentina è la sua corsa verso la Nord nel playout di ritorno, poco dopo il minuto 68: petto nudo, sguardo fiero, l’occhiolino di Gigi Marulla da lassù a consacrarlo idealmente.

El Ropero arriva invece a Reggio con la necessità di dimostrare che negli ultimi tre anni si è vista solo la versione sbiadita di un giocatore che, con Pippo Inzaghi, nel primo anno di Serie A aveva timbrato il cartellino per otto volte. Come, del resto, Larrivey a Cosenza e sempre indossando una casacca rossoblù, quella del Bologna. La numerologia nel calcio è importante, così come il feeling con il proprio allenatore: l’ex mister di Milan, Brescia e Benevento lo ha voluto fortemente, nel ricordo degli anni d’oro sotto la Torre degli Asinelli.

Calabria-latina

I sogni di Reggina e Cosenza, dunque, passano dai gol del Bati e del Ropero. La prossima B sarà un campionato estremamente complesso in cui ogni squadra si presenterà ai nastri di partenza dotata di almeno una punta di spessore. Basti pensare a Mancuso e Cerri al Como, Lapadula e Pavoletti al Cagliari, Coda al Genoa, Vazquez e Inglese a Parma. Si potrebbe continuare a lungo. Le due calabresi hanno scelto di puntare sulla voglia e sull’esperienza latino-americana. Basterà?