Cartoline dal D’Ippolito. Il 3-3 con il Bisceglie nella gara di andata del primo turno degli spareggi nazionali di Eccellenza ha riservato grandi emozioni, dentro e fuori dal campo. Per riassumere il match si può e si deve evidenziare ancora una volta il sostegno del pubblico biancoverde. Sia la tifoseria organizzata (encomiabile nell’incitare la squadra anche quando era sotto di due gol), sia il pubblico lametino hanno confermato ampiamente di meritare ben altre categorie. Si è giocato in un contesto da fare invidia a diversi club di Serie C.

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Sul campo, invece, Vigor punita ben oltre i propri demeriti, ma squadra indomita fino alla fine. Non avrebbe meritato di perdere e se avesse vinto non avrebbe rubato nulla. Altra cartolina: perfetta organizzazione da parte del club biancoverde, sotto tutti i punti di vista. E ancora: Giovanni Foderaro che segna con una spalla messa male e Angelo Catania che entra e sigla il pari: tutti utili alla causa, bene così. Infine: la squadra è piaciuta per come ha giocato, per non aver mollato, per il temperamento. Aspetto negativo: bisognava stare più attenti in fase difensiva.

E questo riconduce al match di Bisceglie. Purtroppo in questa competizione c’è ancora la regola che attribuisce valore doppio al gol segnato in trasferta (regola che ormai non ha motivo di esistere: andrebbe tolta al più presto). Ciò significa che domenica prossima la Vigor dovrà andare a vincere a Bisceglie, oppure pareggiare ma segnando almeno quattro reti. E non sarà facile, perché i pugliesi hanno confermato il proprio valore e fra l’altro sono scesi in campo con qualche assenza pesante. Al di là di tutto: a Lamezia Terme ha vinto lo sport. Bene così.