VIDEO | Se in Serie A il portiere dell’Inter è noto per essere lo spauracchio degli specialisti, fra i Dilettanti l’estremo difensore del Sersale è un autentico muro: ne ha neutralizzati 42
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Studio degli avversari, abilità estrema, allenamenti specifici, intuito: c’è un po’ di tutto in questa storia che riguarda Paolo Parrottino. Classe 1986, difende la porta del Sersale, squadra nella quale ha giocato in tutto per otto stagioni, sia pur in tre intervalli di tempo. Ed è con la maglia della società catanzarese, ma anche con quella di altri club, che Paolo Parrottino è diventato il terrore dei rigoristi e degli specialisti. Fin dai tempi del Tiriolo in Promozione e poi il Real Catanzaro e l’Atletico Botricello, passando per le esperienze nei tornei juniores e nelle gare di coppa, l’estremo difensore catanzarese ha mostrato la propria predisposizione a sventare le conclusioni avversarie, arrivando così a respingere ben 42 calci di rigore. Un numero enorme, che ne fanno il Samir Handanovic dei Dilettanti. Se il portiere dell’Inter è il punto di riferimento quando si parla di specialisti, in Calabria il simbolo è rappresentato, appunto, da Paolo Parrottino: numero uno in tutti i sensi. Numero uno del Sersale, perché difende la porta della squadra giallorossa. Numero uno nel parare, appunto, i calci di rigore.
Nelle gare di campionato, nella stagione regolare, fra Promozione ed Eccellenza sono stati 22 i rigori neutralizzati: ha iniziato nella stagione 2007/08, sventando le conclusioni di Porco del Montalto e di Canino del Simeri Crichi. Da lì in poi una lunga sequela per colui che è diventato un vero e proprio terrore per rigoristi e specialisti, andati spesso a sbattere sui guanti di un estremo difensore abile nel respingere le conclusioni dagli undici metri. E sono undici metri di paura per gli avversari e di gioia per Parrottino, spesso e volentieri decisivo.
È stato in grado di pararne quattro, di rigori, in una sola stagione in Eccellenza, qualche campionato addietro (e per due volte si è ripetuto in Promozione), mentre quest’anno sembra avere un conto aperto con il Locri. Nel torneo sospeso a ottobre aveva detto di no a Zampaglione. Domenica scorsa ecco la parata decisiva, ai fini del risultato, sulla conclusione di Gueye, sempre del Locri. Un’altra giornata da protagonista, allora, per Paolo Parrottino, per tutti lo “specialista”. Per lui è ormai un’arte il parare i calci di rigore.