I record sono fatti per essere battuti, e quindi tutto passa, ma la fama rimane eterna. E allora, nel momento in cui Alfredo Trombino con il 31esimo gol in Eccellenza, supera quel primato che apparteneva a Mimmo Fiorino, e che resisteva da 28 anni, si prende ancora più contezza dell’impresa realizzata dal primo e anche di quanto fatto dal secondo. È caduto un primato dopo un trentennio, a dimostrazione dell’impresa compiuta allora da Fiorino, anche se a quei tempi non era come adesso, dove ci sono radio e web, due quotidiani, trasmissioni sportive, telefonini e i video. Quindi qualche gol può essere anche scappato dal conteggio. Ma cambia poco. Complimenti a entrambi e a Mimmo Fiorino di primati ne restano ancora molti.

Una carriera di trionfi

L’auspicio è che Alfredo Trombino possa realizzare anche una parte di quel che ha compiuto Fiorino, autore di oltre 300 gol in carriera. L’unico ad aver vinto due volte di fila la classifica marcatori in Eccellenza. Il solo ad aver trionfato 4 volte in totale nella graduatoria dei bomber del massimo torneo regionale. Una quindicina di stagioni in doppia cifra, 8 promozioni dirette, un affetto incondizionato nei suoi confronti.

Sognando Fiorino

Per quei pochi, pochissimi, che non lo conoscono, Mimmo Fiorino non è solo il bomber che abbiamo racchiuso in poche righe e in quelle cifre. Mimmo Fiorino è stato un idolo per le tifoserie e per le piazze nelle quali ha giocato. Ci sono calciatori che da ragazzini sognavano di diventare come lui. C’erano bambini che aspettavano fine gara per toccarlo, per parlargli, per ottenere un saluto, un abbraccio, una carezza. Ci sono giornalisti che hanno avuto la fortuna di raccontarne le gesta e di vederlo all’opera. Ci sono tifosi, quelli delle squadre avversarie, che lo prendevano di mira dall’inizio alla fine della gara, per cercare, invano, di disturbarlo, perché temevano che avrebbe segnato contro la loro squadra del cuore. Ci sono difensori che hanno tremato al solo pensiero di doverlo affrontare. E ci sono calciatori che lo hanno randellato a dovere, perché faticavano a contenerlo. E, detto con cognizione di causa, allora si picchiava di più e il livello era davvero enorme, molto più dell’attuale (senza nulla togliere a chi sta facendo bene attualmente). Per Fiorino tante botte, tanti fischi, tantissimi applausi, una caterva di gol, tanto onore, affetto infinito. Una leggenda. E le leggende restano tali, record o meno.

I complimenti a Trombino

Il centravanti della Morrone ha dichiarato di volerlo conoscere e di volergli stringere la mano. A stretto giro di posta arrivano le dichiarazioni di Mimmo Fiorino: «Mi ha fatto piacere leggere queste dichiarazioni. Anche a me farebbe piacere stringerli la mano. Intanto mi complimento con lui per quanto fatto in questa stagione e gli auguro sempre meglio. Anzi, e sono sincero, spero che possa superare anche gli altri record che mi appartengono».

Anche Mimmo Fiorino ricorda di averne fatto qualcuno in più rispetto a quei 30 gol che le cronache dell’epoca gli assegnano «ma cambia poco. La mia carriera l’ho fatta e sono felice così. Qualche rete in più o in meno, significa nulla. Mi rimangono tante cose belle, compreso l’affetto della gente. I record fanno piacere ma non sono eterni. Di solito si dice che sono fatti per essere battuti. Ancora complimenti ad Alfredo Tombino. Ad maiora».