VIDEO | Il nuovo tecnico del Cosenza cerca il riscatto dopo che le precedenti avventure con Reggina e Catanzaro si sono concluse malamente con un esonero
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È arrivato a Cosenza animato da tanta buona volontà. Davide Dionigi vuole mettersi alle spalle un periodo negativo, con qualche esonero di troppo. Da allenatore per lui è la terza esperienza in Calabria. La prima risale al 2012, all’esordio in Serie B, sulla panchina della Reggina.
Tutto inizia il 25 agosto con un pari in casa dell’Empoli di Maurizio Sarri. È Ceravolo ad andare a segno per gli amaranto nell’1-1 conclusivo. Una settimana dopo la prima vittoria di Dionigi nella serie cadetta e da allenatore della Reggina, grazie alla rete di Fischnaller, nella partita giocata contro la Pro Vercelli. La stagione prosegue con alti e bassi e il 15 marzo del 2013, dopo la sconfitta al Granillo contro il Cesena, la dirigenza decide di esonerarlo, affidandosi a Pillon: sarà quest’ultimo a condurre la squadra alla salvezza. Per Dionigi con la Reggina, in 31 giornate, 7 vittorie, 13 pareggi e 11 sconfitte.
Arriviamo al 2017, campionato di Serie C. Il Catanzaro manda via Alessandro Erra e sceglie Davide Dionigi. Tanti buoni propositi anche qui, ma partenza in salita, con la sconfitta casalinga contro il Matera dell’ex Auteri. È il 14 ottobre ed arriva uno 0-2 amaro per i giallorossi. Le Aquile non decollano. Si arriva al 4 marzo: gara di ritorno contro il Matera: i lucani vincono di nuovo, stavolta per 2-1, e Dionigi al termine della partita viene esonerato. Con il Catanzaro un bilancio di 6 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte in 20 giornate di campionato. Adesso eccolo al Cosenza, per riscattarsi, vincere lo scetticismo e rilanciarsi.