L'esterno amaranto tira fuori lo spirito da sportivo indicando nel gruppo e nel dialogo di spogliatoio la via giusta per risolvere il blocco contro cui la squadra reggina stava combattendo: «Adesso siamo più fiduciosi»
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Pausa e riflessioni, calo di tensione ma anche concentrazione agli allenamenti per il Locri di Panarello. Il tecnico è stato chiamato a fronteggiare un periodo difficile, di ottimo esordio e immediata disillusione ma il gruppo è rimasto coeso. Questo è quanto si legge tra le righe di un resoconto pre sosta, quasi come se adesso iniziasse una nuova fase che conduce il team fino al giro di boa. Artefici, ma con storia comunque diversa tra loro, sono i giocatori amaranto, tra i quali Francesco Bova è una sorta di sopravvissuto tra gli eroi della splendida annata da seconda posizione.
Riconfermare la casacca amaranto è semplice: «Voglio giocare, dimostrare a tutti quanto valgo e quello che ho imparato e questa piazza mi aveva entusiasmato, tanto da considerarla il nucleo su cui puntare ancora una volta» afferma Francesco. La decisione ferma e convinta è un po’ come quella, ancora più coraggiosa, di lasciare quel panorama che lo ha visto spiccare il volo fino a portare la fascia da capitano della formazione Primavera della Triestina.
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Oggi se ne capiscono i motivi con un colpo d’occhio, fatto di autorità e stile in campo, sia in fase di possesso che in quella di non possesso. Allora, cioè nel corso dello scorso torneo, si è trattato di cogliere al volo un’offerta allettante in un momento in cui la sua militanza nel Grosseto non lo stava soddisfacendo.
«Non mi spaventa il cambio dell’ambiente e non mi ha spaventato la falsa partenza, però ho percepito che doveva ancora scattare quel cuore amaranto che ci avrebbe fatto andare oltre l’ostacolo – riflette Bova. Fondamentalmente avevamo fatto delle prestazioni con un’anima, anche se questa non si concretizzava in reti e in punti». Il racconto fa un tuffo nello spogliatoio e Francesco Bova tira fuori lo spirito da sportivo indicando nel gruppo e nel dialogo di spogliatoio la via giusta per risolvere il blocco contro cui il Locri stava combattendo.
«Adesso siamo più fiduciosi e consapevoli delle nostre forze, non ci accontentiamo della salvezza risicata ma vogliamo fare più punti possibili. L’ultimo acquisto, quello di Marsico, ci ha aiutato a concretizzare, a fare ciò che ci mancava per completare le costruzioni e giustamente per vincere. Poi sarà la società a decidere eventuali ritocchi».