Attraverso una lettera aperta, il Direttore Generale del Crotone Raffaele Vrenna, ha da poco comunicato l’intenzione di non volere proseguire il suo percorso professionale con la società pitagorica.

«Lascio una parte molto importante della mia vita, ma sento che è il momento per me di fare una scelta del genere anche e soprattutto in virtù di un evidente impossibilità di proseguire secondo quelli che sono i miei canoni lavorativi», comincia cosi la sua missiva raffaele Vrenna. «Già nella scorsa stagione la divergenza di vedute su alcuni aspetti gestionali aveva portato ad un mio allontanamento, ma soprattutto sentivo il mio lavoro non valorizzato appieno. Ho vissuto degli anni indimenticabili, ho avuto l’opportunità di conoscere persone con doti professionali e umane fuori dal comune».

«Ho gioito per imprese eccezionali e sofferto per delusioni che fanno parte dello sport e della vita,- continua Vrenna - ho dato tutto me stesso e mi sono battuto perché fossero portate a termine operazioni di mercato che si sono poi rivelate vincenti: Messias, Simy e Vulic su tutte, anche se con rammarico mi è capitato di leggere "verità" differenti. Nelle mie presenze in Lega Calcio ho profuso tutto il mio impegno per creare solidi rapporti con le altre società e ho lavorato per gettare le basi per un futuro aziendale lungimirante, partecipando anche alla valorizzazione degli asset societari, alla riorganizzazione del settore giovanile e al lancio del settore femminile».

«Ovviamente i rapporti personali con mio padre, il Presidente, non vengono intaccati dalla sfera lavorativa - precisa l'ormai ex direttore generale - ma è giunto per me il momento di intraprendere altre strade per proseguire senza barriere che purtroppo oggi trovo sulla mia strada di crescita e realizzarmi al meglio altrove, d'altronde "nemo propheta acceptus est in patria sua". Purtroppo è vero e mi è dispiaciuto doverlo provare sulla mia pelle. Penso sia innegabile tutto quello che ho fatto e come lo ho fatto – spesso nell'ombra ma con dedizione totale – per la crescita di questa società intessendo rapporti istituzionali, con il territorio, con il gruppo di lavoro e anche con i tifosi, che mi hanno regalato un’emozione indimenticabile festeggiando contro la Juve Stabia la nascita di mio figlio».

In conclusione: «È scontato che nei miei pensieri ci sarà un posto speciale per Crotone – che resta la mia casa – e per questi colori, che saranno sempre dentro di me, e che anche se non ci sarò fisicamente, sarò col pensiero al fianco dei miei ragazzi in ogni sfida. Ora è giunto il momento di congedarsi senza far rumore, in punta di piedi, certo che i frutti del mio lavoro continueranno ad essere raccolti in futuro».