Piero Braglia si è aggiudicato il primo round della sfida giudiziaria che lo vede contrapposto al presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio per alcune mensilità non liquidate al tecnico toscano dal patron del sodalizio silano.

Stipendio bloccato

Si tratta in particolare della retribuzione relativa al periodo successivo all’esonero dell’allenatore, maturato il 10 febbraio del 2020. Guarascio, rappresentato dall’avvocato Cesare Di Cintio, riteneva di non dover pagare Braglia poiché subito dopo il divorzio, con il lockdown, sono state sospese tutte le attività sportive.

Ci sarà l'appello

Braglia, rappresentato dall’avvocato Mattia Grassani, si è allora rivolto al Collegio Arbitrale della Figc. Che gli ha dato ragione. Già fissato l’appello, in calendario a maggio davanti al giudice del lavoro di Milano.