VIDEO| La struttura - ferma da quasi un decennio - è ridotta ad un ammasso di macerie. Strada sterrata, erba altissima, quasi impercorribile e locali in pieno stato di abbandono
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Cosenza è Città Europea dello Sport 2020: la comunicazione della conquista del prestigioso titolo è arrivata nel mese di ottobre dello scorso anno dalla Delegazione italiana dalla Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport. Questo il dato ufficiale e non confutabile che però si deve rapportare inevitabilmente ad una struttura pubblica che avrebbe potuto e dovuto rappresentare il fiore all’occhiello per la città dei bruzi in materia di impianti sportivi all’avanguardia: il centro polivalente polisportivo, nato quasi un decennio fa, sul lungo fiume Boulevard.
Oggi per accedere all’impianto si deve lasciare l’auto molti metri prima, la strada, un tempo percorribile con ogni mezzo, è diventata un piccolo sentiero pieno di buche e sterpaglie di ogni genere. Ci si riesce ad arrivare, ma non senza difficoltà. All’interno dell’immenso spiazzo si trova di tutto: cancelli divelti, infissi rotti, porte spalancate e persino la carcassa di un cane all’interno di quella che sarebbe dovuta essere una piscina semi olimpionica. Insomma, un altro esempio di incompiuta calabrese, ma la cosa ancor più grave è che questa struttura, potenzialmente bellissima, a quanto pare è stata anche inaugurata.