Al termine del match terminato 2-2 tra Catanzaro e Cremonese, valido per la semifinale d’andata dei play off di Serie BKT 2023-24, il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto dalla sala stampa del “Ceravolo”. Ecco le sue dichiarazioni.

La Cremonese ha fatto molto bene nei primi 50′, poi cos’è successo?
«Che ad un minuto dal gol segnato da Ciofani il Catanzaro è stato bravissimo a segnare, noi abbiamo gestito male una situazione e la rete ha dato campo e furore ai padroni di casa. Dovevamo avere più tempo per portare la partita su certi binari, ma loro sono stavi bravi ad accorciare subito ed è nata una partita più “sporca” e diretta, mentre noi abbiamo smesso di giocare come fatto prima del secondo gol, con la squadra che aveva fatto una prestazione straordinaria su un campo difficilissimo, andando sul doppio vantaggio. Ci resta una partita gestita con personalità e consapevolezza, bisogna essere fiduciosi e dobbiamo portarci a casa questo in vista di sabato sera».

Leggi anche

L’impatto dei cambi non è parso quello sperato…
«Non era semplice entrare in una situazione del genere e poter determinare come fatto prima. Il Catanzaro giocava direttamente da Fulignati ai propri attaccanti, allungandoci, e non era facile. Abbiamo avuto un’occasione con Ghiglione, ma sicuramente potevamo fare meglio. Venire qui a giocare con questa personalità, in questo stadio e contro questa squadra è segnale di qualità mentale e tecnica».

L’impressione è che la Cremonese, ad un certo punto della gara, fosse stanca fisicamente…
«Non sono d’accordo. Gli episodi hanno cambiato l’inerzia della partita, i cambi non hanno dato il frutto sperato, ma per il resto la partita è andata nel modo giusto. A fare la differenza è la gestione di palla, e nella prima ora di gioco l’abbiamo controllata nel modo giusto. Poi siamo andati in difficoltà su qualche palla che poteva essere gestita diversamente, ma bisogna fare i complimenti al Catanzaro che ci ha creduto e ha creato le occasioni per rimettere in equilibrio il risultato».

Leggi anche

Quanto ha inciso l’aspetto ambientale dopo il gol di Biasci?
«Per un’ora la squadra ha tenuto il campo con personalità, poi gli episodi ci hanno portato in una fase della gara in cui giustamente vuoi lavorare più indietro, ma è mancato qualcosa nella gestione e nei duelli rispetto all’ora iniziale».

La preoccupa il ritorno?
«A me non spaventa niente. La squadra ha dimostrato di esserci su un campo difficilissimo e contro un avversario di livello».

La scelta di schierare dal 1′ Ciofani e Tsadjout ha pagato…
«Volevamo avere attenzione e un modo di giocare la palla diverso rispetto ad altre volte, abbiamo trovato le contromisure senza concedere occasioni reali in fase difensiva e mi sembra che la squadra abbia dato un’impronta specifica a livello tecnico, oltre ad aver mostrato personalità».

Che messaggio vuole mandare ai tifosi in vista del ritorno?
«Ci saranno 14mila persone sugli spalti e 11 in campo: sono sicuro che sarà un fattore».