Il direttore generale della formazione calabrese si scaglia contro il presidente biancorosso: «Occorre rispetto e non certo fomentare chi paga un biglietto per guardare uno spettacolo»
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Quando la posta in palio è alta le polemiche non tardano ad arrivare, in particolar modo quando si parla di calcio. E quelle che sono seguite a Catanzaro-Bari, la partita di cartello della scorsa giornata del girone Sud di Serie C, stanno caratterizzando le discussioni degli ambienti frequentati dagli appassionati del pallone, soprattutto nel capoluogo di regione.
Domenica 13 marzo, allo stadio Nicola Ceravolo, circa 8mila persone hanno visto scendere in campo la prima della classe (Bari) contro la seconda (Catanzaro). La formazione pugliese ha vinto 2 a 1 e si è praticamente assicurata il passaggio diretto nella serie cadetta perché, grazie ai 3 punti racimolati, a sette turni dal termine, è volata in classifica lasciando i giallorossi a dieci lunghezze di distanza. Le Aquile calabresi sono passate in vantaggio per poi essere state rimontate dai Galletti grazie anche ad un rigore molto dubbio. Il Catanzaro ha protestato anche per un penalty non concesso.
«Una direzione arbitrale che definire disastrosa è anche poco. Dico mio malgrado perché mai avrei pensato di dover condividere le uscite di altri dirigenti (per ultimi quelli di Francavilla, Monterosi e Vibobese) che hanno evidenziato di aver subito torti arbitrali nelle gare disputate contro il Bari». Ha tuonato il dg del Catanzaro, Diego Foresti, in un’intervista rilasciata a TuttoC.
Il direttore non ha usato parole dolci neanche per la dirigenza pugliese riguardo alcuni gesti poco rispettosi. Infatti il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis (figlio di Aurelio), al termine della partita è entrato in campo ed è andato a festeggiare sotto il settore ospiti. Nulla di così strano se non fosse per il fatto che il patron stringeva nella mano sinistra una sciarpa della Reggina.
La tifoseria biancorossa e quella amaranto sono gemellate e, con molta probabilità, tra i 500 baresi giunti in Calabria si annidava qualche supporters della squadra dello Stretto. Il tutto è stato ripreso e pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Bari.
Foresti è stato categorico nel condannare il gesto: «Non abbiamo infatti letto, nel dispositivo, di ammende per quei giocatori che hanno provocato il pubblico assiepato nel settore "Distinti". Non è stata vista quella sciarpa amaranto che il presidente De Laurentiis ha portato all'interno del recinto di gioco, depositandola poi nel tunnel degli spogliatoi, con il chiaro tentativo di sbeffeggiare il pubblico di casa. Al presidente De Laurentiis vorrei ricordare che era ancora in fasce quando il Catanzaro calcava i campi delle Serie A, anche quello del Napoli a lui tanto caro. Quindi occorre rispetto e non certo fomentare chi paga un biglietto per guardare uno spettacolo».
«Dal canto nostro andremo avanti per la nostra strada, sicuri della nostra forza e cercando di sbagliare il meno possibile. Certo che i nostri meravigliosi tifosi staranno dalla nostra parte, incitando la squadra che proprio in questo momento ha bisogno di un grande supporto. Con la speranza di non dover commentare ancore prestazioni arbitrali come quelle di ieri – conclude Foresti - che screditano l'intero movimento calcistico della Serie C».