Antonio Vanacore non ce l’ha fatta. Il vice allenatore della Cavese si è dovuto arrendere al covid-19, perdendo la sua battaglia. Classe 1975, nativo di Pozzuoli, faceva parte dello staff tecnico di Sasà Campilongo, ex allenatore della Vibonese, da qualche mese alla guida della Cavese, un club recentemente colpito in maniera pesante dalla pandemia, con oltre venti contagiati. Fra questi anche il tecnico in seconda, costretto al ricovero in ospedale, dove le sue condizioni sono andate via via peggiorando, arrivando purtroppo al decesso.

 

Proprio in Calabria, Antonio Vanacore ha disputato alcune delle sue migliori stagioni nell’arco di una lunga carriera, iniziata nella propria città, proseguita poi fra Serie D, C2, C1 e anche Serie B: la sua unica stagione fra i cadetti l’ha disputata con la maglia del Catanzaro (22 presenze nel torneo edizione 2004/05). Al suo attivo anche due anni al Corigliano (66 presenze e 7 reti) e uno alla Rossanese (31 presenze e 10 gol). Sempre in Calabria eccolo con la maglia dell’Acri, sempre in Serie D. Nel corso della sua lunga carriera esperienze con Licata e Matera, Puteolana e Casertana, Benevento e Juve Stabia, Marcianise, Potenza e Melfi. Ma è in Calabria che Antonio Vanacore ha concluso la sua carriera da calciatore, nel torneo di Eccellenza, dapprima con la maglia della Rossanese e poi del Castrovillari.

 

Da vice allenatore per lui esperienze all’Aversa Normanna ed al Savoia, per arrivare alla Cavese. Da tre stagioni era il fidato secondo di Sasà Campilongo. Il calcio piange così un esterno di mille battaglie, mille corse, mille rincorse. Una persona molto conosciuta. Numerosi i messaggi sui social da parte delle società nelle quali ha militato, dei compagni di squadra, degli avversari e di coloro che sono rimasti sgomenti dinanzi alla sua scomparsa.