Nelle carte della Procura federale si parla anche del tentativo di combine per un match del torneo di Eccellenza siciliana di tre stagioni addietro e del rifiuto del tecnico Boncore
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Prosegue il nostro racconto per scoprire quelli che sono gli illeciti o presunti tali compiuti nella scorsa stagione nel torneo di Serie D. Un’attività, quella della Procura federale, giunta a termine e che rischia di rivoluzionare la classifica finale dell’attuale torneo di Serie D, in particolare il girone I al quale partecipano anche le calabresi, viste le diverse squadre coinvolte. Nelle carte, però, si riporta anche un episodio relativo ad una partita del torneo di Eccellenza siciliana di tre stagioni addietro.
La partita e i soggetti coinvolti
Si racconta di un presunto tentativo di illecito commesso in occasione della partita fra il Licata e l’Alcamo, disputata l’8 aprile del 2018. Ad essere coinvolti sono Sergio Dara, all’epoca dei fatti presidente dell’Alcamo, Enrico Massimino, allora dirigente del Licata e Danilo Scimonelli, anch’egli a quel tempo dirigente del Licata. L’obiettivo è quello di favorire la vittoria della squadra di casa (che al tempo era in corsa con il Marsala per vincere il campionato ed essere promossa in serie D).
Quei 15mila euro per “aggiustare” la partita
Negli atti della Procura federale si legge che “Sergio Dara, assieme a Massimino e Scimonelli al termine del primo tempo della gara, con il risultato di 0-0 avvicinava negli spogliatoi dello stadio l’allenatore dell’Alcamo, Davide Boncore”. Al tecnico rivolgeva le seguenti parole: “Mister facciamoci amico il Licata che sono sicuri i soldi” e gli mostrava “la somma di 8 mila euro in contanti e un assegno da 7 mila euro”. Denaro, insomma, che secondo la Procura federale doveva servire per assicurare la vittoria al Licata.
Il rifiuto del tecnico e le sue dimissioni
C’erano quindi 15mila euro a disposizione dell’Alcamo per “aggiustare” la partita e favorire quindi il Licata. Il progetto non andò a buon fine poiché vi fu il fermo rifiuto opposto dal tecnico dell’Alcamo, Davide Boncore che alla fine della gara rassegnò anche le proprie dimissioni.
Le responsabilità
Nonostante ciò, Davide Boncore (che attualmente allena il Rotonda), dovrà rispondere ugualmente “per aver violato il dovere di informare senza indugio la Procura Federale di essere venuto a conoscenza del tentativo di alterare il regolare svolgimento e il conseguente risultato finale della gara Licata – Alcamo”. Oltre a Sergio Dara presidente dell’Alcamo e a quest’ultima società a titolo di responsabilità diretta e oggettiva, anche il Licata sarà chiamato a rispondere a titolo di responsabilità oggettiva per gli addebiti contestati ai propri tesserati del tempo, vale a dire Massimino e Scimonelli.