VIDEO | L'allenatore dei giallorossi intervenuto nella conferenza stampa della vigilia del match ha parlato anche della formazione: «È probabile che qualcosa si andrà a cambiare»
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«È una partita molto impegnativa, perché è una squadra molto quadrata, sono ben assemblati. Per loro è una partita fondamentale perché ambiscono a traguardi importanti. Sarà difficile sia sotto l’aspetto tecnico che tattico». Esordisce così l’allenatore giallorosso Vincenzo Vivarini nella conferenza stampa della vigilia di Brescia-Catanzaro, in programma domani alle 14. Una gara che per le Aquile vale molto dal punto di vista della classifica che resta comunque positiva con una sesta posizione ben salda (48 punti), mantenendo a debita distanza proprio la compagine lombarda che occupa la settima ma con dieci punti in meno (38). Entrambe le squadre stanno vivendo un buon periodo di forma me vengono da un turno non proprio positivo dove si sono dovute arrendere rispettivamente a Parma e Reggiana.
All’andata i giallorossi persero al Ceravolo in un rocambolesco 3 a 2. Vivarini ha provato a spiegare quanto è accaduto e cosa dovranno fare i suoi per non ripetersi: «Quella partita ha evidenziato proprio il nostro modo di essere. Ricordo un primo tempo che abbiamo stradominato con due gol di pregevole fattura, loro non avevano avuto la possibilità di giocare e crearci problemi. Poi invece un episodio, una respinta, una situazione del cavolo dove sono uscite fuori le nostre debolezze. Lì forse abbiamo capito un po’ quella che era la nostra realtà. Quella sconfitta ci lasciò veramente tanto amaro in bocca, ne abbiamo fatto tesoro e pian piano siamo riusciti a crescere sotto l’aspetto caratteriale».
Poi un passaggio sulla scorsa gara persa contro la Reggiana: «L’abbiamo ben analizzata. Lì si è trattato effettivamente di un problema tattico. Non c’è stato nessun calo di attenzione, di determinazione. Abbiamo trovato una squadra che ci ha messo in difficolta sotto l’aspetto offensivo, dove non abbiamo quasi mai avuto problemi finora. Dovevamo giocare in spazi stretti ed è venuta meno la capacità di trovare la profondità, ci è mancata la coordinazione tra gli attaccanti. Non è facile quando trovi una squadra con 9 giocatori sotto palla. Ci abbiamo lavorato perché ogni partita ti lascia degli input per cercare di migliorarti». E sulla formazione che scenderà in campo domani: «È chiaro che quando si perde si mischiano nuovamente le carte, si va ad analizzare tutta la rosa a disposizione, si va a vedere chi sta più in condizione, chi magari è più confuso. È probabile che qualcosa si andrà a cambiare».
Successivamente entra nel merito cercando di interpretare il gioco degli avversari che si troverà di fronte al Rigamonti: «Loro hanno un equilibrio di squadra, hanno la capacita di non far giocare l’avversario specialmente nella loro metà campo. Maran è un allenatore bravo e in rosa ha giocatori di livello alto, ma noi abbiamo sicuramente le possibilità per metterli in difficoltà. Ai ragazzi ho detto che è uno scontro diretto e che loro saranno molto motivati, quindi ci dobbiamo preparare ad affrontare partite del genere perché dobbiamo continuare a consolidare la classifica».