Conferenza stampa del nuovo patron della società amaranto che annuncia grandi lavori in corso. «Qui c’è gente che tiene al calcio e siamo in dovere di creare un futuro all’altezza delle aspettative»
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«Dobbiamo dare un valore all’Ac Locri, per la storia e per la piazza. Qui c’è gente che tiene al calcio e siamo in dovere di creare un futuro all’altezza delle aspettative». A parlare è Cesare Polifroni, il nuovo presidente della società amaranto. Entusiasta, emozionato, in conferenza stampa mira dritto al punto focale della reunion con i giornalisti: «Ci siamo, ci stiamo muovendo e siamo in tanti. I ruoli societari sono quasi al completo, mentre per quanto concerne l’area tecnica saranno i futuri responsabili a dare delucidazioni in merito».
Una cosa è già certa, non sarà Maurizio Panarello l’allenatore del Locri calcio. Sta di fatto che la scelta non sembra essere caduta sul panorama dilettanti. Se due indizi fanno una prova, per il nuovo tecnico amaranto è stato sfogliato un almanacco professionistico, puntando l’attenzione su una figura attiva e dai brillanti risultati. «Ci stiamo muovendo su ambiti professionistici sia per l’area sportiva in genere che per l’area tecnica. Abbiamo tante idee per riportare entusiasmo – confessa il neo presidente. Vorremmo aprire la curva per i tifosi, creare un modello squadra che sia di riferimento, non solo dentro il rettangolo di gioco, e ci piacerebbe che eventuali appassionati si avvicinassero, perché il Locri non è di qualcuno in particolare».
Parla di squadra con ambizioni e queste devono fare necessariamente leva su una forza economica e una capacità di mercato da categoria. Quindi il pensiero, oltre alla cassa, si sposta sulla figura del direttore sportivo e, anche questo, è in fase di definizione. Chi ha interesse a scendere un gradino, o addirittura due, per sobbarcarsi il terno al lotto amaranto? Se si trattasse davvero di professionisti allora significherebbe l’aver disegnato un progetto valido e stimolante. Polifroni lascia tutti così, con l’acquolina in bocca anche se l’ora è quella del caffè, e stuzzica la mente degli appassionati a disegnare il miglior profilo trainante per una panchina che probabilmente sarà ricostruita e dovrà essere personificata. «Ringrazio Giuseppe Mollica, il quale ha regalato momenti importanti a questi colori. Io mi sono avvicinato a dicembre 2023, insieme abbiamo cercato di costruire la seconda parte del campionato ma non siamo stati molto fortunati. La volontà dell’avvocato di voler lasciare necessitava di una decisione, che io ho preso e sto annunciando perché la lego alla mia fede calcistica, all'affetto verso la città di Locri e alla voglia di divertirmi e di far divertire».