VIDEO | Il calcio estivo è fatto anche di tornei: fra questi ecco la manifestazione organizzata dall’instancabile Matteo Betrò. Soddisfazioni, speranze e ricordi di quando si giocava dinanzi a duemila persone
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È il torneo di calcio più longevo della Calabria, organizzato a Pizzo Calabro, da ben 62 anni, dall’instancabile Matteo Betrò, il quale si spende per la perfetta riuscita della manifestazione. Stiamo parlando della Coppa Olimpia, una manifestazione storica, alla quale vi partecipano calciatori dilettanti, per tenersi in forma in vista dell’avvio dei campionati, e semplici amatori. Quest’anno sono sei le squadre in competizione e come sempre Matteo Betrò, conosciutissimo nel centro napitino e non solo, apre il libro dei ricordi. «Abbiamo iniziato in sordina 62 anni fa – spiega Matteo Betrò – e poi vi è stato l’exploit degli anni settanta e ottanta, sia come numero di squadre partecipanti, sia come numero di calciatori, i quali una volta venivano in vacanza dalle nostre parti e, per tenersi in forma, partecipavano al torneo».
Ancora adesso questo rimane un torneo in grado di suscitare grande interesse e partecipazione. Per la prima volta in campo anche una formazione di studenti, iscritti all’Istituto Nautico di Pizzo, i quali, fra l’altro, hanno mandato un messaggio di pronta guarigione a un loro compagno. «È un torneo molto sentito. Allo stadio Tucci di Pizzo si sono giocate partite anche dinanzi a 2mila spettatori. E poi diventava anche l’occasione per fare calciomercato. Allora non c’erano i procuratori e si trattava direttamente con i calciatori. Quindi si facevano le squadre di Serie C e di Quarta serie, ma a volte anche di Serie B. Ho dei ricordi veramente eccezionali di questo torneo».
Tanta passione da parte di Matteo Betrò, 75 anni e non sentirli, sempre dinamico, benvoluto da tutti, sempre propositivo verso il prossimo. Unico aspetto negativo, il fatto di dover giocare le gare nella vicina Vibo Marina, per l’inagibilità dello stadio napitino. «Vorrei fare l’ultimo torneo a Pizzo. Adesso ho 75 anni e la vecchiaia si fa sentire. Poi ci sono gli impegni familiari e allo stesso tempo sono sempre più solo a portare avanti il tutto, anche perché vari amici che prima collaboravano con il sottoscritto, si sono allontanati perché alle prese con impegni lavorativi. Quindi mi viene tutto più difficile. Continuo, però, perché ho una grande passione per il calcio. Mi piace stare con i ragazzi e attraverso questo torneo cerco di fare qualcosa di utile per la città di Pizzo».