Non chiamatele “carrette”: questo è il campionato calabrese di Speed down

VIDEO | A Celico la seconda tappa della competizione regionale che vede in gara auto o go-kart privi di motore, suddivisi in una ventina di categorie. Una disciplina ecologica, dal momento che i mezzi utilizzati non producono alcun tipo di inquinamento 

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di Francesca  Lagatta
15 luglio 2019
21:56

La seconda tappa del campionato regionale di Speed Down, la disciplina sportiva delle auto o dei go-kart privi di motore, si è svolta ieri a Celico, nel cuore pulsante della Sila cosentina. Tra gli organizzatori, anche Mirko Polillo, responsabile della tappa cittadina, e Francesco Rotella, responsabile del primo campionato regionale della Calabria. Rotella, già delegato "Fics sud" (Federazione Italiana Cart's) e consigliere federale, da oltre un decennio presiede la scuderia "Speed Down Project". Nel 2016 si è aggiudicato il primo titolo italiano conquistato in un campionato di Speed Down sbarcato in terra calabrese e attualmente risulta terzo nella classifica generale del campionato "Challange Europeo 2019". Nella tappa di ieri Rotella ha trionfato nella categoria C4. Gli altri vincitori della giornata sono: Mattia Pio Iuliano, categoria N5K; Antonio Verre, categoria C8; Angelo Mangiagli, categoria Protokar; Giovanni Cafeo, categoria Drift Trike.

Quella di ieri è stata l'unica delle quattro tappe del campionato regionale in programma nella provincia di Cosenza. Le altre tre tappe, si sono svolte o si svolgeranno tutte in provincia di Catanzaro. A Pianopoli gli atleti hanno gareggiato lo scorso giugno, mentre a Squillace e Magisano si correrà rispettivamente il 28 luglio e il 4 agosto.


Cos'è lo Speed Down

Lo Speed Down è uno sport agonistico che si pratica con le auto o i go-kart privi di motore, suddivisi in una ventina di categorie: a due, tre e quattro ruote, monoposto e biposto, con ruote gommate, a cuscinetti oppure in legno. E' considerata una disciplina "ecologica", dal momento che i mezzi utilizzati durante le gare non producono alcun tipo di inquinamento, né acustico né atmosferico. I piloti, infatti, percorrono le strade grazie alla spinta dell'energia gravitazionale.

Vince chi impiega il minor tempo possibile per arrivare al traguardo, nel caso di una discesa cronometrata, o, nel caso di una sfida diretta, chi riesce a superare gli avversari. Le piste, solitamente, sono circuiti cittadini lunghi circa due chilometri.

Una giornata di sport e aggregazione

Nella tappa di Celico la prima sessione di prove è cominciata introno alle 11. I 35 partecipanti hanno testato il percorso, che ha una pendenza media del 7%, partendo, uno per volta, a un minuto di distanza da chi li ha preceduti. La gara vera e propria è cominciata dopo la pausa pranzo, che ha visto piloti, accompagnatori e curiosi, consumare il pasto tutti insieme.

A vegliare sull'andamento della gara, che fortunatamente non ha incontrato grossi intoppi, anche i militari dell'Arma e dell'Aeronautica del distaccamento di Monte Scuro, giunti sul posto, questi ultimi, con un'ambulanza attrezzata per eventuali emergenze. Per l'occasione, il sindaco di Celico, Antonio Falcone, ha emesso una ordinanza di chiusura delle strade cittadine per garantire la sicurezza e la buona riuscita dell'evento.

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