La perla del Tirreno capitale musicale per tre settimane di soul, rythm&blues, concerti rigorosamente live e aperti agli esordienti. Una formula che torna alle origini: meno street bands, più presenze internazionali
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Ci siamo: ancora una volta il settembre tropeano alza il volume, ed apre le porte ad un pubblico internazionale attratto dal richiamo del festival blues più famoso della Calabria: il Tropea Blues Festival. Ideata da Christian Saturno ben 16 anni fa, la kermesse musicale tornerà anche quest’anno ad animare tre fine settimana di musica d’autore. Un appuntamento che nelle intenzioni del suo patron, sterza decisamente dalla formula fatta di buskers ed artisti di strada, che tanto successo ha avuto nelle ultime tre edizioni, per tornare ad investire sugli artisti internazionali.
Si torna alle origini
«Non vogliamo snaturare completamente un festival che nasce per proporre un cartellone di qualità, che guarda alla scena internazionale e che punta a fare di tropea una capitale musicale di riferimento per tuto il Mezzogiorno – ha dichiarato a tale proposito Christian saturno. Per questo – ha proseguito – dopo due anni durante i quali, anche a causa dell’emergenza sanitaria in corso, abbiamo voluto aprirci ai musicisti di casa nostra, agli artisti di strada, alle categorie più colpite dalla pandemia per dare un aiuto concreto ed un segnale di vicinanza importante, abbiamo, quest’anno voluto tornare alla formula che ci ha visto nascere. E quindi, seppur gradatamente, tornare alla scena internazionale, al nome di richiamo. Sempre, ovviamente, nel rispetto delle normative sanitarie vigenti».
Le date
Tre i fine settimana che coincideranno con l’evento: (17-18 e 24-25- settembre, 1-2 ottobre. Per l’occasione, anche un contest dedicato ai cocktails, lanciato dall’ideatore del Tropea Cipolla party, Paolo Pecoraro: lo «Spirit of Tropea Blues Cocktail Challenge 2021», aperta a tutti i barman e mixologist della città. Da rilanciare sui social con gli hasthag. #tropeabluescocktailchallenge2021 @ #tropeabluesfestival.
Un festival identitario
In attesa di svelare i nomi degli artisti attesi in città nei prossimi giorni, c’è da registrare la soddisfazione del primo cittadino, Giovanni Macrì, la cui amministrazione ha sostenuto concretamente, anche quest’anno, la manifestazione: «il Tropea Blues Festival è ormai un appuntamento imprescindibile, che caratterizza il settembre tropeano di atmosfere e contenuti di richiamo assoluto. Una festa, più che un Festival della città e dei cittadini, strettamente collegata all’essenza più vera della nostra capitale turistica– ha dichiarato il Sindaco -: per questo, anche quest’anno, la sosteniamo con convinzione, riconoscendogli un ruolo fondamentale nel destagionalizzare le presenze, e nel contribuire al rafforzamento del turismo di matrice culturale».
La musica muove i popoli
Insomma: in attesa di ulteriori novità su sponsor e programma e (che si annunciano interessanti, sia sul piano strettamente musicale che sul piano delle attività collaterali) , tutti concordano sulle parole della storica madrina della manifestazione, la cantante Mary Birch, attesa anche quest’anno sui palchi tropeani. «La musica muove le persone – ama ripetere l’artista svizzera - ed anche questa manifestazione, da anni, sposta persone, musicisti, appassionati e addetti ai lavori. Ricordo la prima volta che venni qui: mi innamorai della gente, prima che del posto, pure magnifico. E sono proprio queste persone, oggi, a dare il valore aggiunto al festival».