Ogni anno la kermesse sorprende con momenti che oscillano tra il geniale e il disastroso. E diciamocelo, senza un po’ di trash, che Festival sarebbe?
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Il Festival di Sanremo non è solo musica, emozioni e canzoni indimenticabili. No, Sanremo è anche l’evento che ogni anno ci regala perle di trash che restano scolpite nella storia della TV italiana. E molti di noi, quelli che dicono di seguirlo distrattamente, non vedono l’ora di assistere a scenette e cascate di tono…Da litigi epici a esibizioni imbarazzanti, passando per momenti di puro disagio. Ecco una carrellata dei momenti più trash che ci hanno fatto ridere, piangere (dal ridere) e nasconderci dietro il divano per l’imbarazzo.
“Dov’è Bugo?” (2020)
Probabilmente la frase più iconica della storia recente di Sanremo. Era il 2020 quando Morgan decise di cambiare il testo della canzone in gara per lanciare una frecciatina (o meglio, un missile) al suo collega Bugo. Quest’ultimo, con la grazia di chi ha appena scoperto che il coinquilino ha buttato via il suo pranzo, abbandonò il palco senza dire una parola. Il risultato? Un Amadeus incredulo e un Morgan che, smarrito come un turista senza Google Maps, chiedeva: “Dov’è Bugo? “. La risposta ancora non la sappiamo.
Cavallo Pazzo irrompe sul palco (1992)
Ve lo ricordate l’impeccabile e ingessato Pippo Baudo che apre il Festival con il solito tono rassicurante. A quel punto – io me lo ricordo molto bene – immaginate un uomo che piomba sul palco gridando: «Questo Festival è truccato e lo vince Fausto Leali!». No, non è una scena di un film comico. È successo davvero nel 1992. Spoiler: Fausto Leali non vinse. Ma Cavallo Pazzo entrò nella leggenda.
Pippo Baudo e il finto suicida (1995)
Sanremo 1995 ci ha regalato uno dei momenti più assurdi della storia della TV. Un uomo minaccia di buttarsi dalla galleria del Teatro Ariston, ma ecco che interviene Super Pippo Baudo, che con la calma di chi ha domato decenni di dirette TV, lo convince a desistere. Peccato che fosse tutto un bluff: l’uomo voleva solo diventare famoso. Missione (trash) compiuta.
Il Ballo del Qua Qua con John Travolta (2024)
Nessuno avrebbe mai immaginato di vedere John Travolta, l’icona di Grease e Pulp Fiction, coinvolto in una coreografia degna della recita dell’asilo. E invece, nel 2024, Amadeus e Fiorello riescono a trascinare l’attore americano in una versione surreale del “Ballo del Qua Qua“. Il risultato? Un mix tra l’imbarazzo e la voglia di scappare dall’Italia.
Sanremo 1989: il Festival del disagio
Se dovessimo eleggere l’edizione più trash di sempre, probabilmente vincerebbe a mani basse Sanremo 1989. Il conduttore previsto, Renato Pozzetto, si ritira all’ultimo minuto. E chi prende il suo posto? Quattro figli d’arte senza alcuna esperienza nella conduzione: Rosita Celentano, Paola Dominguín, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi. Tra gaffe, battute senza senso e spot pubblicitari infilati ovunque (Barilla ringrazia), l’edizione si trasforma in un capolavoro di trash involontario.
Francesco Salvi e il tormentone “Esatto!” (1989)
Sempre nel glorioso Sanremo 1989, tra gli artisti in gara c’è anche Francesco Salvi, che si presenta con “Esatto!", una canzone a metà tra la sigla di un cartone animato e un esperimento sociale. Vestito con un impermeabile giallo, accompagnato da ballerini con teste di animali, Salvi riesce nell’impresa di creare uno dei momenti più assurdi della storia del Festival. E il bello? Arriva settimo, battendo anche Mia Martini. «Perché a noi la qualità c’ha rotto er c***o», avrebbe detto qualcuno.
I fischi ad Anna Tatangelo (2008)
Correva l’anno 2008 quando Anna Tatangelo, dopo essersi classificata seconda con “Il mio amico”, decide di dichiarare pubblicamente il suo amore per Gigi D’Alessio con un romantico “Gigi, ti amo“. L’Ariston risponde con una valanga di fischi degna di uno stadio in rivolta. Momento di puro disagio. Tatangelo, nel tentativo di salvare la situazione, replica con un: “Ma siete gelosi?”. Il pubblico non sembrava molto convinto.
Diletta Leotta e il monologo sulla bellezza (2020)
Se pensavate che Diletta Leotta fosse solo una brava conduttrice sportiva, Sanremo 2020 ci ha dimostrato che è anche un’abile produttrice di monologhi imbarazzanti. Il suo discorso sulla bellezza, condito da frasi tipo “se nasci bella sei fortunata”, ha lasciato gli spettatori in stato confusionale. E come se non bastasse, ci ha deliziato con una versione inascoltabile di “Ciuri Ciuri” su una base di Eminem. Un crimine contro la musica.