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Entra nel vivo la XXXVI edizione di “Rumori Mediterranei”, la rassegna di jazz internazionale che si svolge a Roccella Jonica, con la direzione artistica di Paola Pinchera e Vincenzo Staiano nell'accorato omaggio a Sisinio Zito.
Questa sera (ore 22,30) in Largo Colonne attesa esibizione dei Re Niliu, incrocio obbligato fra etno e folk per chiunque si sia interessato di questi generi in Calabria e non solo. Attivi con qualche inevitabile pausa dal 1979, identificatisi con il nome di un personaggio dell'immaginario folklorico presilano – un re di cera destinato da un destino sfavorevole a non poter godere delle proprie ricchezze – e fautori di una Calabria musicale che non aderiva allo stile praticato da Otello Profazio, perché forti di una conoscenza diretta e approfondita della musica contadina, capace di produrre una documentazione scientifica su zampogna e lira calabrese, lontana da ogni visione idilliaca e nostalgica del sud, ma al contrario basata su una rigorosa ricerca sul campo e un grande rapporto stretto con i maestri musicisti della tradizione locale. Concetti ribaditi dalla pubblicazione del recente album "In a cosmic ear" (Alfa Jazz): matrici popolari, strumenti tradizionali che si legano a quelli elettrificati e digitali, tradizione e reinvenzione secondo la visione del leader storico Ettore Castagna.
Sempre stasera ma a Siderno (villa comunale, ore 21,30), si esibirà l'Illogic Trio, formato da Lucio D'Amato (pianoforte), Luciano Napoli (basso) e Ugo Rodolico (batteria), cui si avvicenderà il trio atipico Un Poco Loco, progetto che vede protagonisti Fidel Fourneyron (trombone), Geoffroy Gesser (sax tenore e clarinetto) e Sebastien Beliah (contrabbasso), in collaborazione con Association Jazzé Croisé – Jazz Migration. Due modi diversi di affrontare tradizione ed improvvisazione, fra rinomati standards e brillanti originali.
Domani invece (17 agosto) alle 21.30, presso l'ex convento dei Minimi il quartetto del pianista Daniele Gorgone, che ospita l'ottimo trombettista Jim Rotondi (in carriera prestigiose militanze fra cui Lionel Hampton, Curtis Fuller, George Coleman, Bobby Watson), completato dal sostegno ritmico di Daniele Sorrentino (contrabbasso) ed Elio Coppola (batteria). A seguire il sassofonista Carmelo Coglitore terrà un workshop presso Largo Colonne (ore 23). Nello stesso luogo e il medesimo orario ma il 18 agosto, Coglitore si cimenterà in una produzione originale con il batterista Francesco Cusa.
Dal 19 fino al 22 il festival presenterà nella splendida cornice del teatro al Castello i suoi concerti principali di cui saranno protagonisti Ray Anderson, Luca Aquino, Han Bennink, Joe Lovano, Antonio Faraò, Lenny White, Lars Danielsson, Claudio Cojaniz, Alexander Balanescu, Arrigo Bernabè, Regis Huby e Antonello Salis insieme a molti altri.