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Una serata speciale, un susseguirsi di emozioni tra musica, danza e parole. E' stato tutto questo il musical "Madre Teresa, una goccia nell'oceano" andato in scena al teatro comunale di Soverato nell'ambito della stagione teatrale organizzata dall'amministrazione comunale, che ha visto protagonisti i ragazzi diversamente abili dell'associazione Ali d'Aquila, attiva da più di dieci anni nel soveratese con lo scopo di aiutare gli "aquilotti" ad integrarsi con la comunità valorizzandone i talenti. Due ore intense in cui gli aneddoti e i messaggi più significativi della vita della santa di Calcutta, interpretata dalla regista Antonella Fusto, hanno preso vita attraverso le movenze e la gestualità genuina dei ragazzi dimostrando così che superare le difficoltà e le barriere fisiche e mentali è possibile. In scena dunque la spontaneità delle emozioni che ha centrato il cuore del pubblico presente. La fame, la povertà, la malattia ma anche la fede e l'amore di Madre Teresa, che è riuscita con umiltà a costruire un'oasi di speranza, sono stati gli aspetti messi in risalto dai ragazzi diversamente abili affiancati dai volontari.
La testimonianza di Salvatore e Mino
"Questa serata per me è amore e gioia, questo spettacolo vuol dire speranza" così commenta Salvatore, ragazzo down dell'associazione, la sua esperienza sul palco. "E' da parecchio che portiamo in scena questi musical - ci racconta Mino, 37enne affetto da tetraparesi spastica - per noi rappresentano momenti di allegria, spensieratezza e apertura. Sono esperienze che ci lasciano sempre qualcosa dentro". E infatti i ragazzi sono già stati protagonisti degli spettacoli "don Bosco, un sogno dentro a un cortile", "Caino e Abele", "Io, Francesco", riscontrando sempre un ottimo successo. "Lo scopo dell'associazione è l'integrazione - prosegue Mino - qui non c'è distinzione tra volontario e disabile ma siamo tutti una grande troupe teatrale".
Il valore del volontariato
"Un ringraziamento speciale va ai nostri volontari che lavorano con passione e ci mettono il cuore - dichiara soddisfatta a fine serata la presidente dell'associazione Gerarda Sestito - loro danno molto ma ricevono altrettanto dai nostri "aquilotti", direi in maniera esemplare". Dunque uno spettacolo che conferma il grande valore sociale del volontariato come strumento utile al miglioramento della vita di chi riceve ma anche di chi dona. "Per i nostri ragazzi è un momento di crescita - aggiunge la volontaria Manola Bullesi - ed è bello leggere sul loro volto la soddisfazione di essere riusciti a portare a termine i progetti". Insieme all'associazione anche le ballerine dirette da Gladys Perez. E sul finale un commosso ricordo del volontario Piero Fusto, venuto a mancare inaspettatamente lasciando un segno indelebile nella grande famiglia di Ali d'Aquila.
Il messaggio di Ali d'Aquila
Dunque, come "tante gocce nell'oceano", tutti i protagonisti del musical hanno rinnovato il loro messaggio: in un mondo fatto di continui cambiamenti e poche certezze, la presenza gratuita nella vita dell'altro, del sofferente, del bisognoso o delle persone sole, contribuisce in maniera straordinaria al miglioramento della qualità dell'esistenza, essendo il volontariato partecipazione responsabile alla vita sociale. Sguardi, sorrisi, mani che si incrociano ogni giorno nell'associazione Ali d'Aquila, accorciano le distanze e ci ricordano che sentirsi utili fa bene al cuore!
Rossella Galati