La musica calabrese merita di essere riconosciuta nel resto del mondo come un patrimonio di grande valore. Mimmo Cavallaro porterà questo messaggio nella performance di domenica in Argentina, terra in cui è atterrato oggi alle ore 12 italiane con i suoi musicisti.

 

In prima linea da anni come cantautore ma anche in qualità di direttore artistico di uno dei Festival più amati della musica etno- popolare in Italia, quello di Caulonia,  rappresenta quel fermento culturale che ha permesso ai gruppi di questo genere musicale di conquistare il loro spazio anche nel panorama nazionale.
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Proprio un anno fa Cavallaro è stato protagonista del concerto del 1° Maggio a Roma con il suo ultimo singolo “Europa che danza”, scritto in italiano e non in dialetto ma con i ritmi tipici della tradizione, che ha fatto ballare il grande pubblico presente sulle note della lira calabrese, del tamburello e della zampogna. Il mondo non ha confini e tutti i popoli possono farsi trasportare e danzare “al ritmo ancestrale della musica popolare” canta l’artista calabrese, impegnato a far conoscere la nostra musica nei sui tour all’estero, non solo in Europa ma anche fuori dal continente. Domani Mimmo Cavallaro sarà in concerto assieme al suo gruppo in Plaza de Mayo a Buenos Aires in occasione della giornata dell’emigrante calabrese. L’Argentina è “terra di sogni”- dice il cantante all’arrivo in aeroporto- impaziente di incontrare la comunità italiana che vive e ce l’ha fatta in una nazione così lontana.