Il Made in Calabria conquista la Grande Mela. La liquirizia Amarelli è il prodotto più venduto nel megastore Eataly di New York. Lo Store dedicato ai prodotti italiani d’eccellenza vanta ogni anno milioni di visitatori, è la terza attrazione di New York battendo anche il Moma. Per la liquirizia calabrese questo non è l’unico riconoscimento. Secondo l’autorevole Enciclopedia Britannica, infatti, quella nostrana è la migliore liquirizia al mondo. La pianta diffusa anche in altre parti del mondo non produce lo stesso prodotto e Pina Mengano Amarelli, presidente dell’Amarelli Sas ci tiene a puntualizzare: “ la differenza è la stessa che passa tra un vino e uno champagne”.


La storia della liquirizia Amarelli comincia nel 1500 a Rossano, da prima utilizzata da pellegrini e soldati per rifocillarsi dopo un lungo cammino, dopo allietava il palato di uomini illustri come Napoleone, Casanova, Rousseau. Nel 700 venne realizzato un grande impianto industriale, sono gli anni d’oro per l’industria calabrese, nasce un distretto industriale di ottanta aziende che rappresentavano nel Settecento gran parte del sistema dolciario europeo. Tutto ciò è raccontato nel museo della Liquirizia intitolato a Giorgio Amarelli, a Rossano, che è il secondo museo d’impresa più visitato in Italia, dopo quello della Ferrari. Appena nato 13 anni fa, il museo ha ricevuto il Premio Guggenheim. Oggi conta 40.000 visitatori e il fatturato del punto vendita sfiora un milione di euro.


L’azienda arrivata oggi alla undicesima generazione ha 35 dipendenti (più gli stagionali), 30% il prodotto esportato, 4 milioni di fatturato. “Siamo piccoli ma leader nel mondo” afferma la presidente .