A Sanremo non mancano mai le sorprese, ma a volte quelle dietro le quinte sono più scoppiettanti delle performance sul palco. Questa volta, il protagonista del retroscena è Johnson Righeira, che ha duettato con
i Coma Cose sulle note del cult L’estate sta finendo. Se sul palco il brano ha conquistato il pubblico, nel backstage la situazione era ben diversa.

«Il duetto è andato benissimo, ma sono arrivato sul palco incazzato perché mi hanno fatto girare la maglietta», ha raccontato Johnson Righeira durante il DopoFestival. «Era una maglietta simpatica, non stiamo parlando di John Travolta».

Un riferimento che non è passato inosservato, visto che già nel 2024 era stato al centro di una polemica per un paio di scarpe con il logo in vista. Stavolta, la vittima del rigore sanremese è stata la sua maglietta, evidentemente ritenuta non conforme alle regole del palco dell’Ariston

L’episodio segue di poche ore il “collana gate” di Tony Effe, a cui era stata tolta una collana da 70mila euro poco prima di salire sul palco per via del marchio visibile. A quanto pare, quest’anno la kermesse sembra voler fare attenzione maniacale a ogni dettaglio di stile, ma non tutti gli artisti la prendono con filosofia.

Righeira ha concluso il suo sfogo con un sorriso amaro, lasciando intendere che il clima dietro le quinte può essere anche più teso di quanto si percepisca sul palco. «Non sono John Travolta e questa non è La febbre del sabato sera, ma a Sanremo bisogna sempre essere pronti a tutto».