Il cineasta iraniano Mohsen Makhmalbaf conosciuto in tutto il mondo è rimasto incantato dagli scenari del piccolo centro ai piedi del Pollino. Per la zona dell'alto Tirreno cosentino si tratta del terzo cortometraggio in un anno
Tutti gli articoli di Spettacolo
PHOTO
Attivista politico, sceneggiatore e regista, il 61enne iraniano Mohsen Makhmalbaf da alcuni giorni si trova a Verbicaro, cittadina altotirrenica ai piedi del Pollino, in cerca di un set per girare alcune parti della sua nuova fatica cinematografica. Lo ha annunciato ieri il sindaco Francesco Silvestri.
A quanto pare Makhnmabaf sarebbe rimasto incantato dalla piccola comunità montana, dove per certi aspetti il tempo sembra essersi fermato e i caratteristici vicoletti ne fanno un borgo che ben si presta a scenari e storie da film.
Da alcuni anni a questa parte, la Riviera dei Cedri è diventata meta preferita di registi e attori per la realizzazione di pellicole più o meno importanti. Un anno fa, a settembre 2017, fu il regista Premio Oscar Danny Boyle a scegliere la vicina Orsomarso per alcuni episodi della serie tv Trust, prodotta dalla rete americana FX, mentre sei mesi più tardi la medesima location è stata scelta da Giovanni Luca Gargano per le scene del film "Rapiscimi".
Il progetto Formula Cinema
Verbicaro, dunque, nei prossimi giorni si trasformerà in un set a cielo aperto. Ancora sconosciuto il nome del lungometraggio, ma quel che è certo è che sarà proiettato a "Formula Cinema", progetto che prenderà forma durante l'evento "Matera Capitale Europea della Cultura 2019".
Chi è Mohsen Makhmalbaf
Il regista nasce 61 anni fa in uno dei quartieri più poveri di Teheran e a 15 anni è già un attivista politico, a 17 finisce in prigione per un assalto a una stazione di polizia. La sua carriera da regista inizia nel 1983 e pian piano riesce a farsi largo tra i grandi. Così, nel 2001, il suo Viaggio a Kandahar, oltre al successo planetario, riscuote anche diversi premi, tra cui il Premio della giuria ecumenica alla 54esima edizione del Festival di Cannes e il Federico Fellini Prize dell'Unesco. È padre della regista Samira Makhmalbaf.