Si è svolto a Cosenza il 5 e il 6 marzo il Forum Giovani di Avis Nazionale. Ad aprire i lavori il Presidente di Avis Regionale Calabria Rocco Chiriano che oltre ad accogliere 138 giovani delegati da tutta Italia, si è detto orgoglioso di ospitare l’evento in una regione dove é sempre bene rimarcare l’impegno del volontariato. Sottolineato anche come nel panorama nazionale la Regione Calabria é stata l’unica che nell’ultimo anno ha incrementato il numero di donazioni pari a 55.727 sacche di sangue.


A seguire il Presidente di Avis nazionale è intervenuto il Dott. Vincenzo Saturni, il quale ha posto l’accento su come Avis nazionale non è solo impegnata a garantire un servizio, grazie soprattutto ai donatori, oggi in numeri di oltre 2 milioni di soci, ma è costantemente pronta a formare i suoi giovani affinché possano essere futuri dirigenti rigorosamente preparati nel terzo settore.

 

Sara Iob, coordinatrice nazionale dei giovani che ha moderato l’evento nella giornata di sabato ha specificatoanche il “perché ” l’esecutivo nazionale giovani abbia voluto affrontare per l’occasione le malattie sessualmente trasmissibili: “Quest’anno noi dell’esecutivo della Consulta giovani nazionale, con la preziosa collaborazione di Avis nazionale e Avis Regionale Calabria, abbiamo deciso di affrontare il tema delle malattie infettive. Infatti, abbiamo ritenuto indispensabile trattare questo argomento per far sì che i nostri avisini potessero ricevere informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili, come l’hiv, per salvaguardare prima di tutto il donatore di sangue, e di conseguenza, il ricevente.

 

Nel corso del pomeriggio di sabato è stato dato spazio ai relatori, i quali hanno affrontato il tema delle malattie infettive, rispondendo alle numerosissime domande giunte dalla platea, composta da un target di giovani dai 18 ai 30 anni. Sono intervenuti la dottoressa Mariangela Raimondo dell’Istituto superiore di sanità, la dottoressa Monica Riccio psicologa, psicoterapeuta e sessuologa, il dottor Vincenzo Saturni, Presidente Nazionale, il dottor Rosario Galipò psicologo e psicoterapeuta. Infine è intervenuto il dottor Roberto BernocchI, pubblicitario, il quale ha rimarcato l’importanza dell’impegno delle associazioni da una parte per sfatare i falsi miti e dall’altra somministrare la giusta dose di informazioni per assicurarsi un buon progetto di prevenzione.

 

Nella mattinata di domenica invece si sono svolti i lavori di gruppo che hanno lavorato sull’aspetto pratico di fare prevenzione, mostrando a tutti le capacità ed i limiti che ognuno ha nel relazionarsi con se stesso e con l’esterno.

 

A chiudere i lavori è stata Rina Latu, Vicepresidente Avis nazionale e responsabile nazionale dei giovani la quale ha sintetizzato cosa fa oggi Avis nazionale: “Avis nazionale sta svolgendo un’attività impegnativa per poter formare i giovani che rappresentano il presente e determinano il futuro. L’impegno che vogliamo portare avanti come associazione di volontariato è quella nelle scuole per crescere consapevoli dei rischi che possiamo affrontare lungo un percorso legato all’affettività”.