Trionfo a Cosenza per lo spettacolo Notre Dame De Paris. La performance è arrivata nella città dei bruzi per la prima volta e, peraltro, anche l’ultima in Calabria, visto che il tour si chiuderà a settembre a Verona.

Tre serate magiche in uno stadio San Vito/Marulla  che, per l’arrivo della celeberrima opera di Riccardo Cocciante prodotta da Clemente e David Zard, ha messo l’abito elegante del teatro sotto le stelle, con un allestimento imponente preparato e costruito in ogni dettaglio da Ruggero Pegna, come al solito impeccabile organizzatore di un altro straordinario evento.

 

Lo stesso promoter, prima del debutto, aveva consegnato a Giò Di Tonno, Quasimodo, il Riccio d’Argento del maestro orafo Gerardo Sacco del suo prestigioso festival “Fatti di Musica” per la “Migliore Produzione di Opera Moderna di sempre”. Riconoscimento meritato e consacrato anche a Cosenza dall’entusiasmo di un pubblico record per uno spettacolo di questo genere, con circa diecimila presenza complessive.

 

Tre serate da incorniciare che sono già pagine indelebili della storia dei grandi eventi a Cosenza e in Calabria. Cori, applausi, emozioni fino alle lacrime, un tripudio di suggestioni che ognuno porterà per sempre con sé. Pubblico visibilmente affascinato, stregato da musica, scenografie, bravura di tutti: attori, cantanti, ballerini, acrobati e tecnici, a cominciare da Giò Di Tonno (Quasimodo), Tania Tuccinardi (Esmeralda), Vittorio Matteucci (Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin), Matteo Setti (Gringoire), Graziano Galatone (Febo), Federica Callori (Fiordaliso). L’alchimia di questo spettacolo, con la sua grandiosità, ha sedotto e contagiato di emozioni anche Cosenza e i tanti arrivati pure da fuori regione.

 

Lo splendido cast di autentiche stelle del genere ha incantato ed emozionato proprio tutti. L’organizzazione perfetta diretta da Pegna, capace di allestire in pochi giorni un palcoscenico più grande di un fabbricato trasformando uno stadio in teatro, ha gestito in modo magistrale ogni fase dell’evento.

Il merito di tutto ciò va proprio allo storico promoter lametino che, senza contributi, si è caricato l’onere e lo sforzo di assicurare a Cosenza uno spettacolo con numeri da capogiro: costi per circa cinquecentomila euro, oltre duecento persone a lavoro nelle varie fasi, mezzi e attrezzature di ogni genere. Una vera impresa.

 

"Una scommessa difficile che, con tanto lavoro, si é trasformata in un nuovo straordinario successo", il primo commento del promoter che ha firmato, in oltre trent’anni, i più grandi eventi internazionali in Calabria.  “Prima della chiusura del tour – continua Pegna - dopo aver portato l’Opera a Catanzaro e Reggio negli anni scorsi, desideravo accontentare anche il pubblico cosentino. Per farlo, visto l’enormità di costi e allestimento, avevo l’unica scelta dello stadio. Non è stato facile, ma il risultato, che non era scontato visti i numeri necessari a fronteggiare le spese, ripaga di tanti rischi, sforzi e tensione.

 

Un grazie va al pubblico, che mi sta riempendo di attestati di stima e affetto, a Clemente e David Zard che hanno accolto il mio progetto, al sindaco Mario Occhiuto e all’assessore Rosaria Succurro per la concessione gratuita dello stadio, ai tecnici comunali addetti alla struttura e, infine, a tutti i miei straordinari uomini che hanno lavorato giorno e notte per trasformare un altro sogno in realtà. Ho già pronto il premio per i cosentini: a momenti, infatti, avvierò la vendita dei biglietti per la prima a Cosenza di uno degli spettacoli più belli al mondo, quello dei Momix, la compagnia di ballerini-illusionisti guidata dal genio di Moses Pendleton, in scena al Teatro Rendano nei giorni 28 e 29 marzo 2018”.