VIDEO | La rappresentazione dell'opera di Giuseppe Verdi, per la regia di Renato Bonajuto, ha aperto la 57ma stagione lirica del teatro di tradizione curata dal direttore artistico Luigi Stillo
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Morbida e potente, la voce di Alberto Gazale, baritono tra gli artisti internazionali di maggior rilievo, ha emozionato il pubblico del Rendano con una interpretazione di spessore del Rigoletto. L'intramontabile opera di Giuseppe Verdi ha inaugurato la 57ma stagione lirica del teatro di tradizione di Cosenza su libretto di Francesco Maria Piave con la regia di Renato Bonajuto. Applausi a scena aperta del pubblico al termine della duplice rappresentazione a cui si è aggiunto anche un matinée per le scuole.
Produzione legata al territorio
«Per me Rigoletto è un ruolo pazzesco dal punto di vista teatrale oltre che musicale - ha detto Gazale al termine della replica di domenica pomeriggio - Sono felice della calorosa ed affettuosa risposta degli spettatori. Il Rendano l'ho trovato molto funzionale. Ho apprezzato pure la produzione: mi ha dato l'idea che si sia avvalsa della collaborazione della città. Mi ha fatto piacere perché penso che nel mettere in scena un'opera sia importante costruire dei legami con il territorio».
Pubblico stimolante
Convincente anche la performance del soprano Giulia Mazzola nei panni di Gilda, ma l'intero cast ha offerto una prova di alto livello, da Matteo Giuseppe Falcier interprete del Duca, al conte di Ceprano Francesco Laino, allo Sparafucile Luca Gallo. Sul palco inoltre il coro lirico Francesco Cilea diretto da Bruno Tirotta. Debutto in un cartellone lirico per l'Orchestra Sinfonica Brutia, diretta nell'occasione dal maestro Daniele Agiman, tra i direttori d'orchestra italiani più attivi a livello internazionale, entusiasta di questa esperienza che ha definito «di straordinaria maturazione artistica. Sono state giornate stupende umanamente e professionalmente. Inoltre - ha detto ancora Agiman - devo complimentarmi con il pubblico per la sensibilità dimostrata nel seguire questa rappresentazione. Gli spettatori hanno colto il valore degli artisti in scena sottolineando il proprio apprezzamento ricorrendo a diversi applausi ma nei tempi giusti. Quindi un pubblico attento e stimolante».
Giusto mix di talenti
La produzione del Rigoletto rappresentato al Rendano è stata diretta da Giusy Ferrara. Direttore musicale e assistente direttore Alfredo Salvatore Stillo, aiuto regia Teresa Gargano. «Abbiamo messo insieme grandi professionisti, che ci hanno regalato un Rigoletto meraviglioso, ed i giovani talenti del territorio - ha commentato Luigi Stillo, direttore artistico della rassegna - Questo è il giusto mix che consente di far crescere la qualità di chi studia e si forma in Calabria e di consentire loro di poter calcare il palcoscenico in appuntamenti di alto livello. Il pubblico ci ha premiato e questo ci incoraggia a lavorare in questa direzione».
Tanti giovani in platea
L'altra novità è la presenza nutrita in platea di tanti giovani: «Già lo scorso anno con il Barbiere di Siviglia avevamo notato questo aspetto - ha detto ancora Luigi Stillo - È il segnale di un rinnovato interesse verso l'opera lirica che affascina pure le nuove generazioni. Peraltro l'opera è davvero lo spettacolo totale nel quale recitazione, musica, canto si uniscono facendo vibrare le corde più profonde del nostro animo». Il cartellone della lirica del Teatro Rendano si completerà con il Don Pasquale di Gaetano Donizetti, in scena il 3 e il 4 dicembre prossimi.