Da oggi, 6 aprile, anche la Città del Codex sarà presente, alla 56esima edizione del Salone del Mobile di Milano, la più grande fiera internazionale del settore inaugurata nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i protagonisti, infatti, dei distretti e dei 1500 eventi del Fuori salone (dove sono in arrivo 400 mila persone), nel quartiere sperimentale Isola Design District che debutta proprio quest’anno, sarà esposto Vacu, eclettico complemento d’arredo nato dalla creatività di un team tutto rossanese riunito nella Divi luxury design.

 

Lanciata nel 2014 da Daniela D’Aloisio che ne è anima e regista, la società offre consulenza in interior design, attraverso un team di creativi che interpretano e propongono una singolare declinazione total green di luoghi ed ambientazioni diverse. Senza sostituirsi alle piante naturali, la selezione di complementi d’arredo e decorazioni green suggerite ha come mission la valorizzazione di tutto ciò che già c’è e definisce l’ambiente in cui si interviene, sollecitandone una reinterpretazione nuova ed insolita attraverso dettagli apparentemente misteriosi.

 

Con Vacu, il cui design è dell’architetto Francesca Felice e che si aggiunge alla linea dei giardini verticali ed ai quadri di muschio, la Divi Luxury Design progetta e propone, in un contesto prestigioso ed internazionale come la Milano design week, il suo primo complemento d’arredo originale che diventa valore aggiunto decontestualizzante per la decorazione delle piante semi naturali: risposta onirica e chiave di lettura surreale e funzionale nell’epoca del post open space.

 

Ispirato al celebre dipinto “La trahison des images (Ceci n’est pas une pipe)” di René Magritte, la nuova declinazione esclusiva proposta ha come effetto immediato quello di creare nell’osservatore un cortocircuito visivo.


“E la scelta non a caso del claim della nuova linee – racconta la D’Aloisio – ispirata al grande surrealista belga, rappresenta tutto un programma: questo non è un vaso. Vacu è e non è, al tempo stesso, un semplice complemento d’arredo”.

 

 

“Perché – spiega Francesca Felice – ridisegna gli ambienti, tutti gli ambienti. Ma lo fa suggerendo ad ogni osservatore una propria istantanea. Più che incerta, surreale. Una sintesi di illuminazioni impreziosita dalle 499 cromie differenti nelle quali il prodotto è disponibile e dai diversi plus che, seppur scindibili dall’oggetto principale (entrambi realizzati in legno), lo trasformano in qualcos’altro di simbolico, che plasma l’immaginazione dell’osservatore. Senza spazio alcuno ai cliché”.

 

I tre diversi modelli, i cui nomi sono ispirati a tre diversi dipinti del Sabotatore Tranquillo (Intermission, Nervoscoperto e Golconda) da oggi pomeriggio sono presenti a Via Pastrengo 14, una delle 20 vie di Isola Design District nelle quali fino a domenica 9 aprile sarà possibile visitare mostre, esposizioni ed installazioni.