Tempi biblici che spingono gli utenti a rivolgersi presso altre strutture regionali o al privato. La pensionata: «Al momento ho rinunciato»
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Per una visita specialistica di routine, un’attesa lunga 4 anni. A raccontare l’ennesimo episodio di “sanità lumaca”, una pensionata di Vibo Valentia. Una storia che lascia l’amaro in bocca. Infatti, da quanto emerge, ancora una volta il sistema sanitario pubblico non riesce a dare adeguate risposte ai cittadini, costretti ove possibile a rivolgere in altri contesti fuori regione oppure al privato dove si garantiscono liste di attesa più snelle. Un “lusso” che pochi riescono a permettersi.
In particolare, l’utente – che preferisce restare anonima- ci segnala: «Avevo necessità di un controllo di natura diabetologica, ho contattato il numero verde per una visita che eseguo ogni due anni. La risposta? 2027. Non ci potevo credere». Lo sconforto è tanto: «La salute è un diritto di tutti. Eppure troppo spesso si cade nella logica “dell’amico dell’amico”, che purtroppo degenera. Molte persone, citando il grande Eduardo de Filippo, non “tengono santi in paradiso”. Eppure, specie se parliamo di sanità, un “santo” dovrebbero tenerlo tutti». La donna al momento ha rinunciato: «Appena possibile, vedrò come poter risolvere anche grazie al sostegno del mio medico di famiglia. Sa, con 503 euro di pensione…». Continua a leggere su IlVibonese.it