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In Italia il tumore al seno colpisce una donna ogni otto nell’arco della vita. Nel 2017 si sono ammalate circa 50.500 donne. Dato in controtendenza in Calabria dove il tasso di incidenza è minore.
«Questo grazie a una sana alimentazione e all’assenza delle grandi industrie», dichiara Rossella Pellegrini Serra, presidente Airc Comitato Calabria, intervenuta telefonicamente alla trasmissione "I fatti in Diretta".
Puntare sulla prevenzione
Un dato importante anche se: «Dobbiamo lavorare per diffondere una cultura di prevenzione e per sensibilizzare le donne calabresi», dice la Pellegrini Serra.
Per la presidente, creare una consapevolezza generale di abitudine alla visita senologica e alla mammografia non è un'opzione, ma un requisito di salute fondamentale per il quale “bisogna combattere”. Bisogna aumentare sempre più le percentuali di curabilità del tumore alla mammella.
L'accordo con Federfarma Calabria
«Nel mese di ottobre, grazie all’accordo con Federfarma Calabria, numerose farmacie sparse su tutto il territorio regionale distribuiranno la spilletta del Nastro Rosa in cambio di un contributo di € 2,00».
Auguri al Nastro Rosa
Il Nastro Rosa, ormai emblematico della battaglia contro il tumore al seno, ha compiuto un quarto di secolo. In tutto il mondo sono diventati rosa i monumenti più rappresentativi e, nel nostro paese, a partire dal primo ottobre, anche decine di palazzi comunali e monumenti, grazie alla collaborazione con ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani.
In Calabria riflettori rosa in più di trenta comuni.
L'importanza della ricerca
Il tema è molto caro ad AIRC, che sin dalla sua nascita ha fatto della lotta contro il tumore al seno una delle sue battaglie più importanti.
«Il nostro nastro italiano non è tutto rosa, un pezzettino resta grigio. È rappresentato dal 22 per cento di donne che ancora non ce la fanno. Per rendere il tumore al seno sempre più curabile è necessario uno sforzo ingente, continuativo e collettivo a sostegno della ricerca. Invitiamo la cittadinanza a sostenere sempre i nostri ricercatori», ha concluso Rossella Pellegrini Serra.