L’esponente pentastellato invita l’Asp e il commissario alla sanità, Occhiuto a un passo indietro: «I tagli al personale non consentono di garantire servizi adeguati». E intanto operatori e sindacati danno vita a una nuova mobilitazione
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
«Il diritto alla salute merita di avere risorse, mezzi e professionalità in misura congrua al suo buon esercizio, non si può pensare di tagliare sulla sanità per logiche di risparmio economico. I presunti esuberi nell'Asp di Vibo, decretati dalla Regione Calabria, alla base dei tagli sul personale compiuti in questi mesi, non trovano riscontro alcuno nella realtà, in quanto si osservano diversi reparti in affanno e non in grado di soddisfare adeguatamente la domanda di salute proprio per la carenza di operatori». È quanto afferma in una nota il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci a proposito della mancata proroga dei contratti, scaduti il 31 dicembre scorso, di 23 “precari Covid” su 40, tra Oss e infermieri dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo.
«Già oggi - continua il parlamentare- si registrano dei disagi nel Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino per la presenza di soli tre infermieri e un operatore socio-sanitario per turno: pochi per assicurare un’assistenza adeguata, come d’altronde fanno trapelare alcuni sanitari in servizio».
«Addirittura - aggiunge Tucci - mi risultano sezioni nuove di zecca del Pronto soccorso, come l’Obi, (Osservazione breve intensiva) non attive per mancanza di personale. Non considerando che, in altri reparti, come radiologia, si deve ricorrere al reclutamento di specialisti esterni all’Asp, mediante convenzioni, per garantire le prestazioni sanitarie di base, con un esborso di danaro non indifferente».
Nuovo sit in all’Asp
Intanto stamane, un nuovo sit-in ha interessato i sanitari in protesta davanti alla sede Asp di Vibo. «Da un lato stanno sbattendo in mezzo a una strada più di venti padri e madri di famiglia, dall’altro stanno negando il diritto alla salute ai cittadini di Vibo Valentia».
Dopo un paio di giorni di trattative, il rinnovo è stato assicurato solo per 4 oss e 13 infermieri mentre tutti gli altri – anche chi aveva raggiunto i requisiti per la stabilizzazione, dopo l’assunzione nel periodo del Covid – sono rimasti a casa. Si tratta di 23 lavoratori, che questa mattina insieme ai sindacati si sono ritrovati davanti alla sede dell’Asp per una nuova mobilitazione.
A prendere la parola il responsabile di Usb Calabria Vittorio Sacco: «Nell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia secondo la Regione ci sono 120 esuberi, numeri che riguardano il solo personale infermieristico tra l’altro e non gli operatori socio sanitari. Eppure basta andare in qualsiasi reparto e si troverà il caposala con le mani tra i capelli perché non sa come incastrare i turni». Continua a leggere su IlVibonese.it