Il programma operativo 2022-2025 ha finalmente visto la luce. Il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, lo ha varato nei giorni scorsi con proprio decreto, dopo la coda polemica avuta con i funzionari dei due ministeri che vigilano sull'adempimento del piano di rientro calabrese. Nei giorni successivi al tavolo di verifica interministeriale, proprio il presidente della Regione aveva minacciato di non partecipare più ai tavoli romani puntando il dito contro l'atteggiamento ostruzionistico dei tecnici ministeriali che avrebbero più volte chiesto osservazioni e avanzato rilievi sul documento programmatico della sanità calabrese. 

Gli ultimi in ordine di tempo, erano stati sollevati proprio in occasione del tavolo interministeriale del 9 novembre scorso. Nonostante il programma operativo avesse già ottenuto il parere favorevole da parte di Agenas, i tecnici dei due ministeri avevano avanzato nuove osservazioni. Il documento era già alla seconda revisione ma l'istruttoria non era stata ancora portata a termine. Da qui, la dura presa di posizione del presidente della Regione che ancora più di recente aveva posto un aut aut ai ministeri competenti.

Il programma operativo 2022-2024 era stato trasmesso - secondo quanto si legge nel dca 162 appena approvato - il 13 aprile scorso ma già a luglio i ministeri avevano formulato osservazioni e richiesto integrazioni alla bozza. Successivamente, la struttura commissariale aveva inteso estendere il periodo programmatorio fino al 2025, e quindi ad ottobre aveva trasmesso una nuova versione includendo nella revisione anche le integrazioni richieste in una prima fase. 

Martedì scorso poi la svolta.  Da parte dei ministeri giunge un nuovo parere «in cui si rileva che la nuova bozza di programma operativo risulta recepire gran parte delle osservazioni formulate nel precedente parere dei ministeri affiancanti e di procedere all'approvazione formale del programma operativo 2022-2025, previo recepimento di alcune ulteriori prescrizioni». Nello specifico, si tratta di integrazioni inerenti indicatori di performance e di esito. Nel decreto, la struttura commissariale attesta che «si è provveduto a recepire le ulteriori prescrizioni» e quindi approva il programma operativo.