VIDEO | Non si placano le polemiche dopo l'inchiesta di Presa Diretta. La direttrice dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio incontra i primi cittadini del territorio: «All’inizio volevo scappare, pensavo fosse una missione impossibile. Ora siamo una squadra»
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«I medici che lavorano all’ospedale di Locri hanno la mia piena fiducia». Lo ha detto la direttrice dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia, durante l'incontro a Siderno con i sindaci del territorio per discutere dei problemi della sanità locale. A tenere banco le polemiche sollevate nei giorni scorsi sulla struttura di contrada Verga dopo la messa in onda dell’inchiesta del programma condotto da Riccardo Iacona, Presa Diretta.
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«Difendo i professionisti che mi onoro di rappresentare – ha detto –, chi lavora in queste condizioni vuol dire che lavora bene. Ringrazio i medici cubani, perché senza la loro presenza i pronto soccorso sarebbero a quest’ora chiusi. Abbiamo speso 5 milioni per la strumentazione. E fatto tanto lavoro che non si vede anche sul bilancio. I Cup? Rispondono, ma le chiamate sono tante e il risponditore automatico talvolta è latente. Ci sono però altre possibilità di prenotazione. In corso una nuova gara per incrementare i risponditori. Cardiologia? I colleghi sono pochi e sono stanchi. Abbiamo attivato il concorso per il primariato e quello per assegnare gli incarichi sul personale. All’inizio volevo scappare, pensavo fosse una missione impossibile, ma è stato un incarico che ho accettato con consapevolezza. La mission resta difficilissima, ma stiamo diventando sempre più una squadra».
Gli amministratori locali hanno chiesto alla manager di stilare un cronoprogramma sulle cose da fare. Continua a leggere su Il Reggino