VIDEO | Il sindaco di Siderno chiede una soluzione immediata: «I pazienti saranno dirottati tra Polistena, Reggio o Catanzaro. I cubani? Meglio sbloccare le assunzioni»
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Sale la preoccupazione nella Locride per l’impoverimento della sanità locale. La situazione già precaria promette di divenire insostenibile per molti malati. Dal prossimo mese di febbraio infatti andrà in pensione l’unico medico che presso il nosocomio locrese impianta pacemaker. Tutti i pazienti attualmente seguiti dall’ambulatorio locrese saranno dirottati tra Polistena, Reggio Calabria o Catanzaro.
L’allarme è stato lanciato da Mariateresa Fragomeni, sindaco di Siderno, il comune più popoloso della fascia ionica reggina. «È necessario affrontare con solerzia il problema – ha detto il primo cittadino sidernese - che già è avvertito come un grave pericolo dalla cittadinanza. Molti sono gli appelli da parte di pazienti e di parenti di cittadini cardiopatici, che si troveranno presto senza un supporto localmente attivo per seguire le proprie patologie».
Ma basterà l’innesto dei medici cubani per risolvere il problema della carenza di personale a Locri? «Credo che sia stato un intervento azzardato – ha espresso Fragomeni - non risolutore perché servono professionalità italiane. In Medicina bisogna togliere il numero chiuso così come bisogna accedere alla specializzazione. Viviamo un momento in cui ci sono tanti fondi a disposizione da sfruttare. Con poteri straordinari si può intervenire per sbloccare le assunzioni».
Nel frattempo si attende la definizione delle procedure della Casa della Salute di Siderno, impantanate sui tavoli di Asp e Regione. «Ci sono purtroppo dei tempi tecnici che portano a lungaggini burocratiche. Mi auguro – ha concluso il sindaco sidernese - che nel giro di un mese possa essere pronta la progettazione esecutiva».