Li hanno chiamati "Stati Generali della sanità privata", sono quelli organizzati dall’Aiop Calabria a Lamezia Terme per richiamare l’attenzione su una situazione arrivata ormai al limite. Ancora una volta il dito è puntato contro il commissario Scura e la  gestione commissariale che non avrebbe dato seguito a quanto stabilito dal Tar dopo le ripetute lotte  che hanno portato le strutture territoriali che erogano servizi ad anziani, disabili e tossicodipendenti ad avere il riconoscimento delle nuove rette. Il paradosso sarebbe avvenuto dopo quando, nonostante il decreto 489 del 2010 che parla di 185 milioni di tetto, alle strutture sarebbe stato erogato il vecchio tetto da 167 milioni costringendo di fatto le strutture ad erogare meno prestazioni. Una singolarità che rischia di avere però conseguenze importanti anche sul personale delle strutture visto che, secondo quanto dichiarato ai microfoni de LaC da Ferdinando Scorza dell’Uneba, saranno almeno mille i posti a rischio nel settore.



Gravi anche i problemi nelle comunità terapeutiche. I posti letto accreditati dalla Regione sono passati dai 490 del 2010 ai 175 del 2016. Una perdita significativa che incide pesantemente su una fascia debole che fa già fatica ad uscire da situazioni limite prima e a rientrare nei binari della quotidianità dopo. Questo porta gli operatori a dovere fare delle scelte, a interrompere prima qualche percorso, a non accettarne qualcun altro. In mezzo ci sono loro, coloro che hanno subito provvedimenti giudiziari e avrebbero diritto alla pena alternativa.



Tiziana Bagnato