A Cosenza scienza e vescovi discutono insieme dei vantaggi dell’IA nel campo scientifico. Elargiti sei di borse di studio ai ricercatori, in diciannove edizioni abbattuto il muro dei 265.000 euro elargiti ai giovani studiosi meritevoli
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Si è svolto a Cosenza il XIX Convegno scientifico organizzato dalla Fondazione Lilli Funaro, un evento di grande rilevanza per la comunità medica e scientifica, che ha visto la partecipazione di esperti di fama internazionale. Il tema centrale del convegno, "Dall’Intelligenza Artificiale alla Chirurgia Robotica: quali prospettive nella lotta contro i tumori", ha posto in evidenza il ruolo sempre più determinante delle nuove tecnologie nella ricerca e nella pratica clinica, con un focus particolare sulle potenzialità offerte dall’innovazione scientifica nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento delle patologie oncologiche.
Durante i due giorni di lavori, si è assistito a un intenso scambio di opinioni tra luminari della scienza e della medicina, nonché a interventi di esponenti del mondo ecclesiastico. Tra questi, significativa è stata la partecipazione di Monsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano e vicepresidente della CEI, il quale ha offerto una riflessione sull’etica dell’innovazione e sulla centralità del paziente nella pratica medica.
Le personalità presenti
Il convegno ha visto la partecipazione, tra gli altri, di numerose personalità del mondo scientifico e accademico, tra cui: Gianluigi Greco, docente di Informatica e Intelligenza Artificiale, che ha illustrato il ruolo delle nuove tecnologie computazionali nella lotta contro il cancro; Carlo Capalbo, specialista in oncologia clinica, che ha discusso i progressi nella terapia personalizzata; Antonio Graziano, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, il quale ha sottolineato l’importanza dell’integrazione tra ricerca e sanità pubblica; Gianfranco Filippelli, esperto in oncologia, che ha presentato nuove strategie terapeutiche basate sulla combinazione di trattamenti innovativi; Sebastiano Andò, professore di Patologia Generale, che ha esaminato gli sviluppi della biologia molecolare applicata all’oncologia; Antonio Siniscalchi, neurologo specializzato in neurosonologia, che ha discusso l’interazione tra neuroscienze e oncologia; Franca Melfi, chirurgo toracico con esperienza in chirurgia robotica, la quale ha mostrato i progressi della robotica applicata agli interventi chirurgici oncologici; Angelo Porreca, urologo specializzato in chirurgia oncologica robotica.
Il futuro della lotta ai tumori
Uno degli obiettivi principali del convegno, coordinato dal responsabile scientifico Maurizio Berardelli. è stato quello di esplorare il futuro della lotta contro i tumori, concentrandosi sulle possibilità offerte dalla chirurgia robotica avanzata e dall'intelligenza artificiale. Si è discusso di come questi strumenti possano migliorare la precisione degli interventi chirurgici, ridurre il margine di errore e favorire una ripresa più rapida per i pazienti.
L'intelligenza artificiale, in particolare, sta rivoluzionando la diagnostica oncologica attraverso algoritmi sempre più sofisticati capaci di individuare precocemente le neoplasie, analizzando grandi quantità di dati con una precisione superiore a quella umana.
Sostegno ai giovani ricercatori: elargiti già 265mila euro
Come ogni anno, la Fondazione Lilli Funaro ha confermato il proprio impegno nel supportare la ricerca oncologica assegnando borse di studio e premi ai giovani ricercatori che si sono distinti per il loro contributo scientifico. La somma elargita durante il Convegno ha raggiunto 16mila e 500 euro, un incentivo fondamentale per chi si dedica allo studio delle patologie tumorali con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni terapeutiche.
Da quando la fondazione si è costituita è stato sfondato il tetto dei 265mila euro, quest'anno i destinatari sono stati Giulia Gentile (7000 euro), Emine Tasan (5000), Alessandra Vicari (1500), Elisabetta Pingitore (1000), Adele Elisabetta Leonetti (1000) e Camilla Longobucco (1000). Il XIX Convegno scientifico della Fondazione Lilli Funaro ha rappresentato, dunque, un'importante occasione di confronto tra esperti, con l'obiettivo di tracciare nuove direzioni per il futuro della medicina oncologica, sempre più supportata dalle innovazioni tecnologiche. Soddisfatti Michele, Maria Pia e Francesca Funaro, i fratelli di Lilli.