Il direttore generale presenta criticità e risultati degli ultimi 24 mesi. «I conti del 2022 e 2023 sono stati vistati dal collegio sindacale e dalla Regione, stiamo lavorando alla certificazione del 2024. Abbiamo assorbito 1042 nuovi professionisti per colmare il deficit di personale»
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«Anche in virtù di una norma che ci ha consentito di partire dal 2022, siamo riusciti a rifare i bilanci del 2022 e del 2023 che sono stati approvati dal collegio sindacale, con delle prescrizioni, e anche approvati dalla Regione. Stiamo lavorando per il 2024. Vi dico che abbiamo anche assunto una società per la certificazione del bilancio. Spero veramente tanto di avere un bilancio 2024 certificato. Stiamo intanto lavorando per il recupero degli anni pregressi e a breve lo dovremmo portare a compimento». È quanto ha affermato dal direttore generale dell'Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, nel corso della conferenza stampa organizzata per presentare criticità e risultati dell'Azienda sanitarie provinciale dell'anno che si sta concludendo.
«C'è stato un grande impegno – ha affermato Di Furia – da parte di tutte le persone che lavorano all'interno dell'azienda. Il principale lavoro è creare la squadra. Siamo riusciti a mettere in piedi una, tra personale tecnico amministrativo e sanitari, che si sta impegnando per migliorare le risposte ai cittadini. Normalizzazione sul versante economico, amministrativo, tecnico e miglioramento delle risposte assistenziali ai cittadini. C'è tantissimo da fare, siamo consapevoli della necessità di lavorare ancora in maniera forte tutti i giorni, ma siamo confidenti che la strada sta andando verso la direzione corretta».
«L’Asp di Reggio Calabria non è più l’ultima d'Italia»
«Non essere, per la prima volta, classificate dall'Agenas come l'ultima Asp d'Italia, e neanche tra le ultime cinque – ha adetto ancora Di Furia – lo consideriamo già un piccolo successo. Sicuramente non ci accontentiamo, io sono molto presuntuosa e noi vogliamo portare questa azienda ad essere tra le migliori d'Italia. Ci sono tutti gli elementi per essere capaci di lavorare meglio, sicuramente la mancanza di una gestione continuativa su questa azienda ha fatto la differenza nel corso degli anni penalizzando le risposte ai cittadini. L'impegno per l'anno prossimo è territorio, territorio e territorio. E quindi prevenzione perché è lì che si sviluppa il futuro di un'azienda come la nostra, la cui vocazione è territoriale».
«Abbiamo assorbito 1042 nuovi professionisti»
Per quanto riguarda il personale medico e la carenza d'organico cronica che caratterizza le strutture sanitarie calabresi, e in particolare della provincia di Reggio, dove la Regione ha fatto ricorso ai medici cubani, il direttore generale dell'Asp Di Furia ha detto che «noi siamo riusciti a risalire la china in controtendenza. Nei primi concorsi che sono stati svolti nel 2022 presentavano domanda in due persone e poi, forse, se ne presentava uno o nessuno. Adesso la situazione è cambiata – ha sottolineato – nonostante sia difficile reperire professionisti: abbiamo assorbito 1042 nuovi professionisti all'interno dei quali ci sono anche i cubani che non sono una soluzione. I cubani servono a tamponare e ci hanno offerto la possibilità di tenere aperti i nostri ospedali. Ma non ci siamo fermati: continuiamo a fare i concorsi perché altrimenti saremmo andati in difficoltà. Adesso ci riteniamo in qualche misura soddisfatti».
Giuffrida: «Negli ultimi due anni abbiamo fatto un ottimo lavoro»
Per il direttore sanitario dell'Azienda Sandro Giuffrida, «stiamo migliorando lo stato dell'assistenza con la collaborazione di tutte le componenti, quella amministrativa, i medici di medicina generale, i medici convenzionati, gli specialisti. Il messaggio che volevo dare - ha detto ancora Giuffrida - è che abbiamo fatto un ottimo lavoro in questi due anni, abbiamo costruito tanto, abbiamo razionalizzato, abbiamo efficientato, ma guardiamo anche al futuro. Anche perché un'Asp dinamica è attrattiva e ci pone all'attenzione anche nazionale per attività che verranno svolte prevalentemente soltanto nella nostra azienda assieme a poche altre aziende in Italia».