La Cisl Fp Calabria aveva già comunicato il suo dissenso all’individuazione dell’ufficio risorse umane dell’Asp di Cosenza quale ”ufficio concorsi” temporaneo di Azienda Zero ed «aveva fatto bene, considerando che “l’anomalia” continua a produrre violazioni del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sanità pubblica, fornendo un pessimo esempio per i lavoratori che di fatto sono ancora in carico alle Asp di provenienza e ai rispettivi uffici delle risorse umane e alimentando una disorganizazzione e una conflittualità non più sopportabili».

Lo si legge in una nota diffusa dal segretario generale della Cisl Fp, Luciano Giordano che aggiunge: «L’Asp di Cosenza ha adottato lo scorso 5 dicembre, in nome e per conto di Azienda Zero, la delibera 2632, con la quale sono state conferite le funzioni di referenti e di responsabili delle postazioni territoriali del Suem 118 in tutta la Calabria».

Secondo il sindacato un «provvedimento in netto contrasto con gli ordini di servizio precedentemente emanati dalle varie Asp che impartivano il divieto assoluto di procedere alla nomina di “referenti” e/o coordinatori senza aver prima espletato un regolare concorso interno, ai sensi dell’art. 24 del Ccnl sanità pubblica 2019/2021».

La delibera ribadisce l’organizzazione sindacale «in spregio alle disposizioni ora citate, recita testualmente: che è necessario di individuare, in via temporanea, i referenti medici ed infermieristici locali, al fine di garantire il governo del personale e delle risorse per assicurare uno stabile assetto organizzativo nel sistema dell’emergenza urgenza extraospedaliera regionale.

Quindi i “referenti incaricati in via temporanea” dovranno governare personale e risorse per garantire uno stabile assetto organizzativo. Tale disposizione offende i lavoratori interessati, dai quali pretende operatività ed esposizione a responsabilità in modo gratuito; offende i loro colleghi che non hanno potuto partecipare ad alcuna selezione ed in caso di eventuale futuro concorso interno si vedrebbero scavalcati da quanti, in modo illegittimo hanno già occupato quella posizione; offende le varie Asp che si potrebbero trovare soccombenti in caso di contenzioso mosso dai professionisti interessati».

«E’ chiaro – conclude il sindacato – che quanto esposto nella stessa delibera, (che per lo svolgimento delle attività assegnate non è previsto alcun riconoscimento economico e giuridico oltre a quello in godimento), visto il carico di lavoro e le nuove responsabilità assegnati, non salvaguarda le Asp dall’eventuale contenzioso, com’è chiaro ed assurdo che l’ufficio proponente, superando il contratto nazionale in vigore, decide se e come pagare i professionisti che assumono nuovi livelli di responsabilità.

Le incongruenze all’interno del documento sono tali e tante da indurci a chiedere l’annullamento in autotutela della delibera in argomento e un urgente incontro con il presidente/commissario Occhiuto e con il commissario di Azienda Zero, Ing. Miserendino, per discutere della problematica dell’emergenza urgenza extraospedaliera, considerato che il quadro che si è determinato è divenuto insostenibile per gli operatori e rischioso per l’utenza».