L'Azienda sanitaria: «Nella letteratura internazionale non esistono casi che fanno riferimento a questo intervento su un paziente con questo quadro clinico»
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Un intervento sulla parete toracica di una paziente per il posizionamento di un catetere pleurico a permanenza con la tecnica della tunnellizzazione mai eseguito prima in Calabria.
È accaduto nell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme ad opera dell’equipe di pneumologia interventistica composta dai dottori Paolo Gambardella e Salvatore Lombardo, sotto la guida del direttore della struttura complessa Massimo Calderazzo.
«La peculiarità dell’intervento, condotto in collaborazione con il dott. Giuseppe Cianci dell’unità operativa Chirurgia dello stesso nosocomio – spiega una nota dell’Asp - sta nel fatto che, come si evince dai dati di letteratura scientifica, per la prima volta si utilizza tale procedura in una paziente non neoplastica affetta da gozzo intratoracico inoperabile».
«Un intervento delicato quanto importante, dato che nella letteratura internazionale – si legge ancora nella nota - non esistono casi del genere che fanno riferimento a questo tipo di intervento, su un paziente con questo quadro clinico, che attesta l’alta professionalità e specializzazione dei medici e operatori sanitari presenti nell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme».
«Il drenaggio a permanenza è un dispositivo che consente di aspirare il liquido prodotto tra i foglietti pleurici in modo costante e gestibile a domicilio dagli stessi pazienti, si tratta prevalentemente di soggetti affetti da neoplasie con versamenti pleurici persistenti che necessiterebbero di periodiche toracentesi da eseguirsi presso strutture ospedaliere con notevoli costi in termini di tempi e risorse. Nel caso in questione - specifica l’azienda sanitaria - la paziente, affetta da una compressione mediastinica sui vasi esercitata da un grosso gozzo intratoracico inoperabile, aveva un persistente versamento per il quale si è optato per la soluzione permanente che consente il mantenimento in situ del drenaggio fino a cinque anni».
«L’intervento, portato a termine con successo dall’equipe di pneumologia interventistica si posiziona nel solco di una consolidata esperienza, ampliandone di fatto le possibilità operative e sottolinea come anche in provincia si possano ottenere risultati eclatanti con i pochi mezzi a disposizione rilanciando il nosocomio lametino impegnato in modo costante verso il miglioramento dei servizi erogati ed orientato alla valorizzazione delle professionalità del personale sanitario. Un dato che prova - conclude la nota - come la sanità in Calabria, nonostante sia considerata la cenerentola d’Italia, offra delle eccellenze che meritano menzione proprio perché cresciute in un ambito meno favorevole».
Una buona notizia finalmente per una sanità lametina sempre nell'occhio del ciclone per ridimensionamenti e tagli tanto da vedere più volte cittadini e associazioni scendere in piazza per protestare o richiedere l'intervento del ministro della Salute.