VIDEO | Sit in davanti all'ospedale in vista della riattivazione promessa dall'Asp e del tavolo tecnico che rimane convocato in prefettura. Intanto oggi i sindaci del comprensorio di riuniscono in assemblea
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Anche se l’Asp di Reggio Calabria ha garantito la riapertura del pronto soccorso, a Gioia Tauro ha avuto ugualmente luogo il previsto sit in concepito come nuova tappa di una mobilitazione che quindi prosegue. Il motivo di questa insistenza, anche dopo che il commissario Scaffidi ha fatto sapere che giovedì il presidio riaprirà, sta nel fatto che si rimane diffidenti rispetto ad una azienda che, nella comunicazione che aveva fornito, aveva collegato il blocco a diverse cause – la principale delle quali era la carenza di medici – che avevano fatto pensare ad un taglio tutt’altro che momentaneo. «Noi rimaniamo vigili – ha detto il sindaco Alessio ai manifestanti – perché chiediamo anche che oltre alla riapertura arrivi la riattivazione di quei repartiche rendono ancora più sicura l’offerta del servizio».
Non una richiesta generica, questa che l’amministrazione comunale ribadirà nel tavoloconvocato in prefettura per domani, visto che l’Asp si era spinta a ritenere «pericoloso» tenere aperto il pronto soccorso al di là dei medici che si dovevano reperire.
Ancora talmente viva la mobilitazione, quindi, che al sit in in si sono visti, oltre alla segretaria comprensoriale della Cgil, Celeste Logiacco, anche sindaci dei comuni vicini, come il primo cittadino di Rizziconi, Alessandro Giovinazzo, l'ex sindaco di Cinquefrondi Marco Cascarano e gli attivisti di associazioni che nella vicina Palmi si battono per il diritto alla salute, per certificare che la chiusura del presidio – lasciando aperto il solo pronto soccorso di Polistena – non danneggia solo la più grande città della provincia. E’ stata confermata per questo anche l’assemblea dei sindaci dell’associazione intercomunale Città degli Ulivi, in programma oggi pomeriggio a Gioia Tauro.