Si è presentata alla stampa Simona Carbone, nominata a dicembre scorso dal presidente Occhiuto nuovo commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. Ed è certamente tra le più attese, visto che proprio Occhiuto era accorso al San Giovanni di Dio, partecipando ad un serrato tavolo istituzionale che affrontava richieste urgenti dei lavoratori che avevano anche aperto uno stato di agitazione.

La Carbone è dirigente del ministero della Salute nella qualità di direttore dell’ufficio di monitoraggio e verifica, ha svolto attività di supporto tecnico-operativo nell’ambito della funzione delle Regioni, ma non è negli elenchi dei dirigenti che possono ricoprire l’incarico di direttore generale di Asp, quindi tra otto mesi circa non potrà più seguire l’Asp di Crotone, ma ha già annunciato che il nuovo Pronto soccorso - i cui lavori erano stati bloccati per la presenza, negli scavi, di materiale inquinato proveniente dalla stagione delle fabbriche - sarà finalmente finito e consegnato entro dicembre di questo anno.

«Una delle cose che devono certamente cambiare è che ancora prima che qualunque macchinario o investimento possa arrivare da fondi ministeriali, Pnrr o di altro tipo, ci dovremo trovare pronti per attivare immediatamente i servizi che si potranno attivare o riattivare», è stata una delle premesse che ha tenuto a specificare la nuova massima dirigente dell’Asp che ha voluto al suo fianco il direttore amministrativo Francesco Masciari ed il direttore sanitario Giuseppe Panella confermati e meritevoli di fiducia anche a domanda specifica rivoltale. Ed anche se il suo mandato avrà l’arco temporale di non più di 10 mesi circa, la Carbone si è detta fiduciosa di poter portare a casa qualche risultato anche grazie all’allineamento con alcune iniziative regionali. 

Carbone racconta infatti di avere dedicato questo primo mese allo studio delle tante criticità presenti nell’unica struttura ospedaliera pubblica operativa dell’Asp e per iniziare ad avere un’idea chiara sulla sanità territoriale per cui ha già incontrato «i due sindaci dei due sub distretti, che sono Mesoraca e Cirò», oltre che il primo cittadino della città capoluogo di provincia. 

Per quanto attiene il San Giovanni di Dio, invece, ha conferito con i capi dipartimento per meglio comprendere «l’organizzazione» che, assieme alla logistica, va affrontata con criteri di sistema e non solo attraverso le criticità più gravi emerse: mancanza di personale e deficit strutturali. La prima decisione assunta, ha riferito il commissario straordinario Carbone, è stata quella di costituire un gruppo di lavoro in ospedale, a cui è stato dato anche l’obiettivo di affrontare la riorganizzazione degli spazi.

Criticità comunque che ha voluto sottolineare come riguardino l’intero territorio nazionale, e che si registrano nei settori dell’Ortopedia, Ostetricia, Pronto soccorso, anche se in altri reparti c’è sempre la carenza di personale che incombe su tutti. A tale proposito le abbiamo chiesto quanto queste criticità oggettive incidano sul turn over continuo di professionisti che, appena possono, scappano da Crotone: «Possiamo certamente desumere che siano una concausa rispetto ad esigenze personali», ha risposto senza evadere la domanda.

Durante la conferenza svoltasi nella direzione sita al “Granaio” che compone di fitti passivi importanti per uso uffici nel bilancio dell’Azienda, Simona Carbone ha anche specificato che l’apertura del servizio di Emodinamica è entrato in una «fase di concretezza», essendo previsto nella programmazione regionale, approntandola con l’indispensabile sala di elettrologia ed alla domanda specifica di quando si potrà finalmente trasferire dialisi dal quarto piano, per cui tanti troppi disservizi continuano a moltiplicarsi, ha risposto: «Stiamo lavorando alacremente anche su questo delicatissimo punto anche assieme ad Aned, ma preferisco dare una data certa in altra occasione».