Non è chiaro se dalle parti di Via Alimena tiri aria di dimissioni o se all’ultimo piano della cittadella regionale ci si prepari al peggio. O ancora, se con un anno di anticipo, Roberto Occhiuto nella sua qualità di commissario ad acta per il piano di rientro in sanità della Regione Calabria, in una prospettiva di lungo orizzonte stia già valutando una rosa di nomi a cui affidare la direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza a partire dal giugno 2026, quando scadrà il mandato triennale dell’attuale manager Antonello Graziano.

Rapporto di fiducia incrinato

Di sicuro da entrambe le sedi istituzionali, quella di Germaneto appunto e quella in riva al Crati, filtrano chiari ed inequivocabili segnali di un possibile prossimo cambio alla guida dell’Asp territorialmente più estesa della Calabria. Il probabile avvicendamento sarebbe da ricondurre alle tensioni nel rapporto tra Graziano ed il presidente Occhiuto, generate dalla nota vicenda della transazione sottoscritta dall’ente con la Bff Bank per il pagamento di circa 39 milioni di euro, deflagrata in prossimità delle festività natalizie insieme ad un’altra analoga conciliazione condotta dall’Asp di Reggio Calabria. A prescindere dalle eventuali conseguenze, le modalità con le quali questa operazione è stata condotta sembrano aver incrinato il rapporto di fiducia tra Occhiuto e Graziano.

De Salazar in preallarme

Una riconferma per un ulteriore triennio sarebbe perciò da escludere. Per la successione sono in netto rialzo le quotazioni di Vitaliano De Salazar, attualmente al vertice dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, il quale sarebbe già stato preallertato per l’eventuale assegnazione di un incarico ad interim se l’Asp, per qualsiasi motivo, dovesse rimanere acefala. Il passaggio all’Asp di De Salazar risponderebbe inoltre ad un altro preciso disegno, quello di trasformare l’Azienda Ospedaliera di Cosenza in Azienda universitaria alla cui guida nominare un rappresentante del mondo accademico.