C’è subbuglio nell’ospedale di Cosenza. Non bastavano le difficoltà croniche dell’Annunziata, a cui negli anni si è cercato rimedio con toppe bucate, adesso il Covid, nella sua quarta ondata violenta e improvvisa, non ha fatto che mettere il coltello nella piaga e rigirarcelo dentro. La bomba è scoppiata dall’interno successivamente alla decisione della commissaria Mastrobuono (che per domani ha convocato una conferenza stampa) di attingere dai reparti di Cardiologia per sopperire alle mancanze di personale del Pronto soccorso.

Ma dopo il gran polverone che si era alzato all’indomani della decisione, i vertici dell’ospedale erano arrivati a una riformulazione della decisione. Secondo una delibera del 29 dicembre scorso è prevista «l’istituzione di due postazioni specialistiche, h12, sempre nell’ambito del Pronto soccorso, una cardiologica ed una neurologica, quindi con il coinvolgimento di quattro specialisti al giorno. Nel nostro caso due cardiologi, che di fatto verranno destinati all’U.O. di Pronto soccorso». Tredici cardiologi, in una lettera interna, hanno denunciato una situazione per loro diventata insostenibile. «Si tratta – scrivono – di un’ipotesi paradossale e irragionevole, in quanto la stessa Cardiologia è in carenza di personale medico (causa pensionamenti e trasferimenti di colleghi). Mancano in pianta organica, necessari a garantire i Lea in ambito cardiologico, ben otto cardiologi».

Continua a leggere su Cosenzachannel.it