Nei giorni scorsi il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Isabella Mastrobuono, aveva convocato una conferenza stampa per spiegare quali erano i motivi delle precarie condizioni del Pronto soccorso di Cosenza, sia in termini strutturali sia in termine di organico. Situazione negativa amplificata dalla quarta ondata dei contagi da coronavirus che ha mandato in tilt tutto il sistema sanitario, a partire dalle mancate comunicazioni dell’Asp di Cosenza ai comuni riguardo la positività di coloro i quali hanno contratto il virus. Questo perché il tracciamento ormai è saltato da settimane.

Si reclutano medici e infermieri ma per tre mesi

Ora, tornando al pronto soccorso di Cosenza, balza agli occhi la «manifestazione di interesse a partecipare alla RdO sul MePA per l’affidamento per tre mesi di un servizio di prestazioni professionali di medici specializzati in Medicina e Chirurgia d’accettazione ed urgenza e di infermieri professionali, per l’U. O. C. di Pronto soccorso del presidio ospedaliero “Annunziata” di Cosenza». Così recita il provvedimento firmato dal commissario Mastrobuono che, inoltre, specifica in quali modo può essere svolto, ovvero “nella formula della “somministrazione” di lavoro da parte di operatori autorizzati (società interinali) oppure come servizio esterno outsourcing/insourcing con modalità che verranno definite per rendere compatibile il servizio con l’organizzazione aziendale. In questo caso potranno partecipare operatori economici dotati di organizzazione e risorse oltre a tutte le autorizzazioni di legge».

Cinque medici e cinque infermieri

«Si richiede, per tre mesi dalla stipula del relativo contratto, la seguente somministrazione di prestazioni specialistiche: nel caso di lavoro somministrato da parte di società interinali autorizzate (Sub A), il fabbisogno è pari a 5 medici specializzati in Medicina e Chirurgica d’accettazione ed urgenza, o specializzazioni equipollenti, per 38 ore settimanali cadauno e 5 infermieri professionali, per 36 ore settimanali cadauno».

Se invece il servizio è esterno, «indicativamente le attività da coprire sono pari a 200 ore settimanali circa di servizi medici e 200 per servizi infermieristici. Le attività dovranno essere svolte con autonomia organizzativa dal fornitore ma compatibilmente con l’organizzazione aziendale». Le ditte interessate dovranno far pervenire la domanda di partecipazione entro le ore 12 del 20 gennaio 2022, tramite posta certificata.