Nuova protesta, e nuova assemblea, per il Comitato 19 Febbraio che si batte per il potenziamento del presidio ospedaliero di Oppido Mamertina. Questa volta protagoniste sono state le automobili radunate davanti al nosocomio e guidate dai manifestanti in corteo fino a Polistena.

L’obiettivo del flash mob è stato quello di dimostrare che nel collegare la cittadina aspromontana e l’ospedale di riferimento ci si impiega ben più dei 20 minuti che la legge fissa in caso di interventi in emergenza. La manifestazione, autorizzata dalle forze dell’ordine, si è poi conclusa nel piazzale dell’ospedale di Polistena dove i manifestanti – parcheggiate le auto fuori – si sono radunati per tenere un’assemblea, assieme agli attivisti del coordinamento delle associazioni "Progetto città della Piana".

Per conto del Comitato, Margherita Mazzeo e Mariano Mazzullo hanno rilanciato l’obiettivo della elevazione della struttura mamertina quale “ospedale di zona disagiata”. «Sia la commissaria Di Furia che il presidente Occhiuto – ha detto Mazzeo – hanno detto di conoscere i disagi di questa zona dove dopo la recente chiusura del Punto di primo intervento non esistono interventi per l’emergenza urgenza». «I nostri – ha rimarcato Mazzullo – sono dei veri e propri viaggi della disperazione quando in auto dobbiamo raggiungere, attraverso strade tortuose e impiegandoci almeno 40 minuti, l’ospedale più vicino».