Le istanze della comunità della Sila Greca rivolte ai vertici del governo della sanità locale, sono sintetizzate nel cartellone affisso da sindacalisti ed amministratori sulla parete dell’edificio che ospita la direzione generale dell’Asp di Cosenza

«Se qualcuno si sente male di notte non può che affidarsi alla divina provvidenza»

Tra Campana, Bocchigliero e Longobucco, luoghi pieni di fascino e però isolati e distanti dai presidi ospedalieri, mancano servizi essenziali: la guardia medica, un’ambulanza per le emergenze-urgenze, una pista di atterraggio per l’elisoccorso. In un comprensorio nel quale gli over 65 rappresentano la fetta più ampia di popolazione, si vive la quotidianità sempre sul filo del rasoio, sperando che non ci scappi il morto: «Se qualcuno si sente male di notte non può che affidarsi alla Divina Provvidenza» afferma sarcastico Tonino Baratta, della Cgil di Longobucco.«Proprio a Longobucco – ha aggiunto il sindacalista – stiamo aspettando l’avvio dei lavori della Casa della Salute finanziata con fondi del Pnrr. Su questo terreno più volte abbiamo sollecitato l'Asp di Cosenza, più volte abbiamo avuto delle rassicurazioni. E però poi le rassicurazioni non diventano qualcosa di concreto».

«Lavorare per la golden hour»

All’unisono il sindaco di Longobucco Giovanni Pirillo e quello di Campana Agostino Chiarello, hanno messo in evidenza come il recente caso della morte di Serafino Congi, deceduto a bordo di un’ambulanza per un infarto, abbia esasperato il sentimento popolare dei cittadini «che non si sentono più tutelati. È inconcepibile che nei nostri comuni dobbiamo attendere due ore per l’arrivo di un'ambulanza, magari senza medico a bordo. La “golden hour” non viene minimamente rispettata. Ormai la situazione è diventata insostenibile: in un mese solo un terzo dei turni di guardia medica vengono coperti dai medici assegnati. Siamo veramente preoccupati, ci sentiamo emarginati e quindi chiediamo un cambio di passo deciso per le aree interne».

Il sit-in di protesta che questa mattina, a Cosenza, su iniziativa della Cgil, ha portato davanti alla sede dell'Asp le comunità della Sila Greca, unite per rivendicare maggiori servizi per i comuni dell’entroterra. Presenti sindaci e amministratori locali